Benevola neutralità del nuovo governo greco

La situazione politica

Il nuovo premier greco, Alexandros Zaimis, ha presentato oggi al sovrano greco la lista dei nuovi ministri. Tale lista comprende diversi ex primi ministri tra i quali Zaimis, Rallis, Dragumis, Theolokis e Gunaris. Gli ultimi due sono prettamente fili-germanici mentre gli altri sono più vicini alle potenze dell’intesa. Si è cercato quindi di trovare un equilibio tra i diversi orientamenti. I parlamentari della corrente venizelista per il momento hanno scelto di restare fuori dal governo in attesa di vedere l’evolversi della situazione politica decisamente complessa in cui si trova ora il paese. Resta ferma la volontà del nuovo gabinetto di restare sulle posizioni attuali di neutralità a meno che gli interessi vitali del popolo greco non siano messi in discussione da uno degli stati belligeranti. In poche parole l’intenzione è di restare neutrali e di intervenire solo in caso la sola Bulgaria dovesse attaccare la Serbia, in caso essa agisse in concerto con altre potenze la Grecia rimarrebbe neutrale.

Benevola Neutralità

Diverso è invece l’atteggiamento nei confronti dell’Intesa, nei confronti della quale il nuovo governo si dichiaraper una politica di benevola neutralità. Durante l’udienza di ieri che il Sovrano ha concesso al ministro inglese, sir Francis Elliot, il Re ha dichiarato che nulla è cambiato nella nostra politica di neutralità. Tuttavia tra i vertici dell’Intesa, la fiducia nei confronti della politica greca non è salda e in molti, prima di proseguire con il corpo di spedizione sbarcato a Salonicco, chiedono garanzie a tutela del passaggio delle truppe. Tra l’opinione pubblica greca serpegga la paura nei confronti della potenza militare tedesca, su diversi quotidiani circolano cifre ed informazioni inverosimili circa il numero dei militari tedeschi pronti ad assalire la Serbia. Un ufficiale Serbo, intervistato dai nostri inviati si dichiara fiducioso sull’evoluzione della situazione attuale. Dichiara infatti che il popolo serbo ha passato momenti ben peggiori di questo, il mancato intervento greco è visto solamente come un contrattempo, e restano in attesa dell’arrivo del contingente dell’Intesa. “… i massacratori del Belgio si accorgeranno ben presto che le montagne della Serbia resisteranno ai loro cannoni più che le fortezze di Liegi ed Anversa. “

Il corpo di spedizione

Continua lo sbarco di uomini e mezzi, soprattutto pezzi di artiglieria, da parte dell’Intesa. Attualmente il contingente si è accampato a Zelic dove alcuni edifici pubblici sono stati requisiti come alloggi per gli ufficiali. In serata sono attes altri bastimenti da Tolone e dall’Algeria.