Antonio Salandra nasce a Troia, nel Foggiano, il 13 agosto del 1853 da una famiglia di proprietari terrieri. Nel 1872 si laurea in giurisprudenza a Napoli e diviene docente universitario (nella stessa Napoli e poi a Roma) di legislazione economico-finanziaria (1879), di scienza dell’amministrazione (1880) e di diritto amministrativo (1902). La sua attività scientifica gli è valsa la nomina ad accademico dei Lincei nel 1907.
Viene eletto deputato nella destra (1886) e diviene ferreo oppositore di Depretis e del suo trasformismo.
Nel 1901 fonda assieme a Sonnino il quotidiano ‘’Giornale d’Italia’’, di ispirazione liberal-conservatrice.
E’ stato Sottosegretario alle finanze (1891), al Tesoro (1893), Ministro dell’Agricoltura (1899), del Tesoro (1906) e delle Finanze(1909).
E’ Presidente del Consiglio dalla caduta dell’ultimo governo Giolitti, posizione dalla quale si trova a gestire la questione della attuale neutralità dell’Italia, assieme al suo Ministro degli Esteri Barone Sonnino, subentrato allo scomparso Marchese di San Giuliano.
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