Nella giornata odierna i sommergibili nemici hanno colpito nuovamente le nostre unità affondando l’incrociatore ausiliario “Città di Messina” in navigazione al largo di Otranto per mano del U-15 del tenente di vascello Friedrich Fanhdrich. Le perdite ammontano a 33 uomini.
Costruita tra il 1909 e il 1910 faceva parte di un gruppo di 4 unità varate per le Ferrovie dello Stato ed impiegate come piroscafi veloci per trasporto di passeggeri. Il loro destino era già segnato e legato all’eventualità dello scoppio di un conflitto: La Regia Marina Militare infatti, proprio grazie alle loro doti “velocistiche” (potevano infatti sfiorare i 20 nodi), aveva previsto che sarebbero state requisite ed armate come incrociatori ausiliari. E così fu, nel 1911, allo scoppio della guerra Italo-Turca le quattro navi vennero requisite sino al termine delle ostilità.
Allo scoppio dell’attuale conflitto, il Città di Messina fu nuovamente requisito. il 24 maggio 1915 era di stanza a Brindisi e fu armato di 4 cannoni da 120/40 mm. Dopo una breve parentesi nell’alto Adriatico fu nuovamente ridestinato al porto di Brindisi dove oltra ai compiti di trasporto truppe si era impegnato nel controllo del canale d’Otranto.
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