Il Tankgewehr M1918

Truppe neozelandesi con un Tankgewehr m1918 catturato al nemico

Truppe neozelandesi con un Tankgewehr m1918 catturato al nemico

L’apparizione dei primi Tanks sui campi di battaglia durante la battaglia della somme del 1916, mise i tedeschi in seria difficoltà, nonostante la loro lentezza e scarsa maneggevolezza avevano però dimostrato come si potesse rompere la situazione di stallo che si era creata da anni. I tedeschi a parte l’artiglieria campale non avevano nulla che potesse contrastare questi mezzi. Il primo tentativo fu la creazione di munizioni “a palla perforante”. Questa era il proiettile “K” da 7.92 mm utilizzato sia da fucili che da mitragliatrici ma le corazzature dei carri divennero ben presto più spesse e resistenti e questo espediente non bastò più.
Si passò quindi alla creazione di un nuovo proiettile del calibro di 13.2 mm e dal peso più che quadruplicato rispetto ai tradizionali proiettili (52 grammi contro i 12) dotato di un’anima d’acciaio temprato ed un mantello in piombo ed una giacca di metallo pieno. Questi espedienti davano al proiettile lamassa necessaria a perforare l’armatura e la velocità necessaria era garantita dalla grande carica propellente di cui erano dotati.
Si pensò quindi anche a sviluppare l’arma adatta a sparare i nuovi proiettili da 13.2mm: una mitragliatrice pesante destinata esplicitamente a contrastare mezzi blindati ed aeroplani. Il nome di quest’arma doveva essere MG 18 TuF ma i lunghi tempi di sviluppo ne affossarono il progetto a favore di un un più semplice grosso fucile anticarro, fu questa la genesi del Tankgewehr M1918.
La Mauser fu incaricata il 27 novembre 1917 della messa a punto di quest’arma e dopo soli 6 giorni il progetto fu presentato agli alti comandi tedeschi. Gli studi sul prototipo sono stati portati avanti a ritmo serrato e la produzione in serie è iniziata nel mese di maggio 1918.
Il primo impiego contro i carri inglesi evidenziò che la corazzatura britannica era vulnerabile entro un raggio di 300 metri. Datala scarsa visibilità di cui erano dotati questi carri individuare questi tiratori, nascosti in trincee o ripari, non era certamente una cosa facile.
Il fucile deriva dal Mauser 98, ed è alimentato a colpo singolo. Per l’utilizzo di questo fucile sono necessarie 2 persone di cui una fungeva da osservatore, dirigendo i tiri del fuciliere. E’ dotato di un sistema di appoggio anteriore alla fine del fusto del calcio, lo stesso usato per la MG 08/15. Le munizioni, lunghe 92 mm avevano una palla perforante del diametro di 13,2 mm. Il punto debole del progetto era il fatto che il fucile non avesse nessun dispositivo per attenuare il fortissimo rinculo e la lentezza della procedura per ricaricare l’arma, si stima che la cadenza di tiro sia intorno ai 6 colpi al minuto.

 

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