Vittoria francese a Mulhouse

La città in mani francesi – Tedeschi in ritirata – Il Governo tedesco nega le sconfitte in prussia orientale – Pesanti perdite – Liegi e Belgrado sotto il fuoco delle artiglierie

DDopo una giornata di intensissimi combattimenti, il Governo Francese, con un asciutto comunicato ufficiale, da notizia della presa della cittadina alsaziana di Mulhouse:

“Il Governo è informato che le truppe francesi sono entrate a Mulhouse”.

I Giornali di Parigi sono infiammati dalla vittoria che viene definita sbalorditiva e travolgente. Le truppe germaniche sarebbero in piena ritirata, incalzate incessantemente dalle avanguardie francesi, e le perdite di soldati e materiale considerevoli. Non vi è conferma di queste notizie nei giornali di Berlino che anzi negano le sconfitte attribuite all’esercito tedesco in prussia orientale contro unità di cavalleria Russa.

Vista la lenta avanzata del fianco destro tedesco e il possibile sfondamento dello schieramento centrale a Mulhouse, la situazione tattica tedesca, secondo dichiarazioni di alcuni ufficiali dell’Esercito Francese, potrebbe essere complicata se non compromessa.

I monitori bombardano Belgrado

A Berlino intanto si festeggia, dopo l’annuncio della presa di Liegi, la prima vittoria. Con entusiasmo una gran folla si è riunita per le strade in quello che i giornali berlinesi definiscono come un “momento atteso con impazienza e trepidazione”. Da Bruxelles si smentisce però: Liegi non è caduta. Sotto i pesantissimi bombardamenti, rinnovati per in quarto giorno di fila, numerosi forti sono stati messi a tacere o disabilitati parzialmente. Ma la linea difensiva è ancora efficace e la via sbarrata alle truppe tedesche che nella città di Liegi hanno trovato un ostacolo più difficile del previsto.

Anche a Belgrado continuano i bombardamenti da parte delle unità dell’Esercito Serbo. La capitale della Serbia sarebbe sotto il fuoco della squadra di monitori che sin dalle prime ore del conflitto è lungo il danubio e ha messo in atto un devastante cannoneggiamento.