I Turchi affondano una corazzata inglese

Nella tarda serata del 12 maggio, la nave da battaglia H.M.S. “Goliath”, è stata affondata da un siluro turco.

Capitano Thomas L. Shelford, comandante della Goliath

Impegnata in un’azione di appoggio alle truppe francesi sbarcate, la Goliath è stata colpita più volte dall’artiglieria turca e danneggiata. Nella notte tra il 12 e il 13 avrebbe dovuto rimanere ormeggiata nella baia di Morto mentre l’equipaggio avrebbe dovuto provvedere alle riparazioni per consentire alla nave di riprendere l’azione di cannoneggiamento la mattina successiva.

Un fulmineo e inaspettato attacco da parte turca ha però fatto breccia nelle difese. Tre piccole imbarcazioni armate di siluri si sono avvicinate abbastanza da lanciare i propri ordigni, due dei quali sono arrivati al bersaglio causando potenti detonazioni che hanno fatto capovolgere e affondare la nave in pochi minuti. Dell’equipaggio di oltre 700 uomini pare che si siano salvati in meno di 200. Anche il comandante della Goliath, capitano Thomas L. Shelford, pare sia morto nell’affondamento.

Il fuoco immediato da parte delle navi inglesi non ha impedito ai turchi di tornare ai porti illesi e festeggiare l’inaspettato successo mentre da parte inglese sembra sempre più precaria la posizione del Lord Primo Ammiraglio Winston Churchill, ormai pesantemente criticato nell’operazione sui Dardanelli da lui pianificata e richiesta con urgenza.