Tumulti a Roma. Arrestati Mussolini, Marinetti e Vella

La sfida alle Autorità – Il Comizio neutralista – Il Comozio interventista – L’arresto di Mussolini

Sfidando i divieti dell’Autorità, i dimostranti interventisti e neutralisti si sono riuniti a Roma per i comizi da lungo annunciati.

Il comizio neutralistia avrebbe dovuto tenersi in piazza dell’Esedra. Sotto gli sguardi degli ufficiali di Pubblica Sicurezza, di guardie e Carabinieri, a piccoli drappelli si sono riuniti attendendo l’arrivo degli oratori Onorevole Arturo Vella del Partito Socialista e l’avvocato Alceste della Seta. Alle ore 15 i due rappresentanti neutralisti hanno cercato di iniziare la propria orazione ma Arturo Vella ha potuto appena pronunciare la frase “Poichè il Governo ha proibito il Comizio..” e la polizia ha caricato i manifestanti irrumpendo nella piazza con grande slancio. Alcuni drappelli di manifestanti hanno reagito urlando “Abbasso la guerra!” mentre altri sono stati messi in fuga dalle forze dell’ordine.

Alcuni ufficiali si sono avvicinati al Vella e all’avvocato della Seta per arrestarli insieme ai propri accompagnatori quando la folla si è fatta pressante. Un intervento della cavalleria e di un reparto di artiglieria ha definitivamente disperso i manifestanti che si sono dati alla fuga nelle vie circostanti e che non hanno più potuto fare ingresso nella piazza essendo la strada bloccata da truppe e guardie.

Contemporaneamente a questi fatti, si cercava di tenere il comizio interventista promosso dall’ex direttore dell’Avanti! e ora direttore del Popolo d’Italia, Benito Mussolini e dal Futurista Marinetti. I due avevano già ieri dichiarato che non avrebbero rispettato l’ordine del Governo e avrebbero comunque tenuto il proprio discorso a favore dell’intervento nella guerra europea e, tenendo fede alla propria parola, hanno cercato di raggiungere Piazza della Pilotta trovando però la via sbarrata da reparti dell’esercito e vasti spiegamenti di polizia.

Mussolini 1914

Dopo le dimissioni dall’Avanti!, Benito Mussolini ha fondato e dirige il quotidiano “Il Popolo d’Italia”

Rinunciando a proseguire per il cammino sbarrato, Mussolini ha deciso di cambiare meta e, direttosi verso la Fontana di Trevi, ha scelto un improvvisato palchetto per tenere il proprio discorso. Ha cercato di proferire qualche parola ma è stato prontamente acciuffato da guardie e carabinieri e trascinato verso il basso. La folla dei manifestanti protesta e chiede che Mussolini venga lasciato libero di tenere il proprio discorso ma ogni proposito viene vanificato dalla resistenza opposta dalle forze dell’ordine.

Allora i manifestanti – secondo la Questura circa cinquemila – abbandonano la piazza e si dirigono verso piazza Barberini. Lungo la via vengono danneggiate le vetrine di numerose attività commerciali e in particolare gli Uffici della Società di Navigazione di Lloyd. La polizia interviene più volte nel tentativo di disperdere i manifestanti che però riescono a percorrere tutta via del Tritone e arrivare in piazza Barberini dove Mussolini nuovamente cerca di arrampicarsi sulla monumentale fontana per arringare la folla.

Ma nuovamente interviene la polizia e un ufficiale con fascia tricolore si avvicina ammonendo il Mussolini che ogni doscorso è vietato da decreto del Governo. Mussolini non ascolta l’ordine dell’ufficiale e prova comunque a iniziare il discorso.

A questo punto, con un segnale di tromba, la polizia carica nuovamente mentre a Mussolini viene intimato l’arresto e guardie e Carabinieri lo afferrano trascinandolo via. Il direttore si oppone con vigore e cerca di liberarsi ma tutto attorno a lui i manifestanti sono dispersi dalla cavalleria ed è circondato da agenti di Pubblica Sicurezza che con forza lo afferrano e lo portano al Commissariato in attesa delle determinazioni del Questore.

Mussolini protesta, ritiene illegale l’arresto, mentre la piazza viene interamente sgomberata con una rude carica di cavalleria che lascia a terra numerosi dimostranti feriti tra cui l’Onorevole Fraccacreta. Il Futurista Marinetti viene arrestato poco dopo, durante le operazioni di sgombro della piazza, e condotto in Questura insieme al Direttore del Popolo d’Italia.

Ogni ulteriore manifestazione viene vietata e le strade di tutta Roma sono pattugliate dalle forze dell’ordine e da truppe dell’Esercito.

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