Il capitano di corvetta Lorenzo Gandolfo

Tragedia al molo Pirelli-Pagliari a La Spezia

Alle 16.00 di oggi un incidente gravissimo ha coinvolto un drappello di soldati di artiglieria intenti a trasbordare su carri ferroviari materiale esplosivo appartenente al Regio Esercito ed arrivato al porto de La Spezia a bordo del piroscafo Clio. Luogo dell’accaduto il pontile della Regia Marina attiguo allo stabilimento Pirelli a San Bartolomeo, nel golfo della Spezia.

Un principio d’incendio, le cui cause sono ancora da chiarire, è avvenuto in uno dei vagoni in cui erano stipati dei razzi. I militari, privi delle attrezzature necessarie a domare l’incendio non hanno potuto fare altro che abbandonare il pontile.

Il capitano di corvetta Gandolfo, appresa la gravità della situazione riuscì ad organizzare un tentativo di arginare il disastro. Richiese immediatamente a mezzo telefono che venisse portato materiale per spegnere l’incendio ed immediatamente iniziò ad organizzare un gruppo di 100 marinai e 80 soldati per poter arginare il pericolo delle fiamme. Una locomotiva fu fatta arrivare per allontanare 5 vagoni carichi di esplosivi dal luogo dell’incendio. Anche la pompa antincendio della ditta Pirelli venne fatta intervenire nel disperato tentativo di spegnere le fiamme che avvolgevano i vagoni ma ormai era troppo tardi.

Un’esplosione violentissima, il cui spostamento d’aria da solo danneggiò perfino gli edifici circostanti, causò la morte dei quasi 300 militari intervenuti nel vano tentativo di scongiurare la catastrofe. I loro resti sono purtroppo irriconoscibili, devastati dalla violenza dell’esplosione e delle fiamme.

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