Townsend si arrende: cade Kut-el-Amara

143 giorni di assedio, tanto è durata la resistenza inglese in Mesopotamia. Stremati dalla fame e dai continui attacchi ottomani, impossibilitati a ricevere aiuto dai rinforzi che invano hanno tentato di sfondare nei mesi scorsi le difese turche, gli uomini del Generale Townsend hanno ceduto con onore le armi al nemico. Il successo di questa operazione lanciata mesi fa dei britannici sembrava scontato. I turchi impegnati più a nord nel Caucaso dai russi non sembravano in grado di resistere ad un altro asslto da sud. Invece non è andata come previsto e di tutto il contingente circa 10.000 uomini tra inglesi e coloniali si sono salvati.

Anche nel Sinai la situazione rimane critica: nei giorni scorsi un preponderante contingente turco ha assalito i villaggi di Qatia e Dueidar dove le truppe inglesi presenti sono riuscite a mantenere le posizioni a costo di pesanti perdite. In particolare a Dueidar si è distinto un reparto di fucilieri scozzesi che da solo per buona parte della battaglia è riuscito a contenere lo slancio offensivo turco. Nel Mediterraneo nella regione di Alessandria d’Egitto le cose vanno un po’ meglio, le truppe britanniche sono riuscite ad avanzare occupando alcune oasi.

La corazzata inglese Russell è la nona corazzata persa dall’inizio della guerra. Affondata a causa di una mina. Classe Duncan, varata nel 1899 non era una delleunità più moderne della Marina inglese e per questo era dislocata nel Mediterraneo, un teatro meno critico da gestire. Comandata dal contrammiraglio Freemantle sono stati tratti in salvo 676 uomini tra marinai, ufficiali e lo stesso contrammiraglio. Purtroppo mancano all’appello 124 uomini.

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