Voci vicine all’entourage di Hoffmann ci informano che Ludendorff, preoccupato dall’inattività di Rennenkampf, ha deciso di muovere le proprie truppe appena possibile. Nella giornata di oggi sono partiti i primi ordini operativi. Il I corpo d’armata di von François ha ricevuto l’ordine di muovere verso Usdau per poter aggirare l’ala sinistra di Samsonov. Per von François significava dover attaccare senza il pieno supporto della propria artiglieria in quanto si stavano ancora rischierando dopo la sconfitta di Gumbinnen. Per questo motivo ha fatto sapere al quartier generale che non intendeva muovere.
Di fronte a questo gesto di insubordinazione al suo secondo giorno di comando, Ludendorff ha deciso di presentarsi direttamente da von François portando con se Hindenburg e Hoffmann.
Dopo un’accesa discussione von François rimettendosi agli ordini del suo superiore dichiarò:
“se me ne dà l’ordine, beninteso, io attacco, ma i miei uomini si dovranno battere alla baionetta”
Colonnello Max Hoffmann
Di ritorno dalla “visita” a von François, Hoffmann che viaggiava su un auto diversa potè fermarsi ad una vicina stazione di radiotelegrafisti dove apprese che erano stati intercettati dei messaggi in chiaro dei russi che svelavano le intenzioni di Rennenkampf e Samsonov. Rennenkampf aveva una direzione di marcia che non poteva impensierire nell’immediato le truppe tedesche. La manovra contro Samsonov si può fare
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