Tannenberg: è battaglia

Il generale Samsonov

L’avanzata di Samsonov nella prussia orientale continua. Dopo aver lasciato il VI corpo d’armata del generale Blagovestcenskij vicino ai laghi Masuri, ha continuato ad avanzare verso ovest con il resto della sua armata. Egli era convinto della ritirata dei tedeschi e il suo obiettivo è quello di raggiungere le linee ferroviarie prussiane di Allenstein-Osterode per agevolare la sua avanzata. Questo però lo sta ulteriormente allontanando da Rennenkampf e dal resto delle forze d’invasione. La sua armata è sfinita per la durissima avanzata a marce forzate ed è arrivata un un territorio poco adatto per dare battaglia. Un ufficiale dello stato maggiore andò dal generale Zihilinskj segnalando lo stato miserabile dei rifornimenti.

“non so come possano resistere i soldati, è urgente che si organizzi un servizio regolare per le requisizioni”

Samsonov, la sera prima aveva notato un nuovo concentramento di forze nemiche (era il rischieramento di von François), comunicò al quartier generale di Zihilinskij la necessità di cambiare rotta, anziche a nord era meglio spostarsi ulteriormente ad ovest, ma non fu ascoltato. Oltretutto già da alcuni giorni Rennenkampf ha smesso di seguire da vicino il nemico, anzi, la precipitosa deviazione a sud dei tedeschi secondo lui era solo una conferma del fatto che fossero in fuga.

Sulla sponda tedesca del fronte i dubbi iniziano ad assalire anche Ludendorff e lo stato maggiore tedesco. L’armata di Rennenkampf fa comunque sentire la sua presenza e come Prittwitz prima di lui, Ludendorff inizia a temere che voltargli le spalle possa essere un grave errore. Oltretutto questa mattina. il generale von François, ancora a corto delle sue artiglierie, non ha attaccato come ordinatogli.
Da Coblenza, il colonnello Tappen informa che 3 corpi d’armata del generale von Bülov, potevano essere trasferiti sul fronte orientale a supporto della difesa della Prussia. Ludendorff conscio che per la buona riuscita del piano Schifflen non dovevano essere tolte forze dal fronte dichiarò che questi rinforzi non erano necessari e che comunque sarebbero arrivati tardi per entrare in combattimento.

E’ con questi presupposti che si è aperta la giornata di oggi.

La mattina, i ricognitori a cavallo di Samsonov non si erano resi conto che i corti d’armata del Generale Mackensen e von Below, a tappe forzate, si erano ricompattati dopo la disfatta di Gumbinnen ed erano arrivati a minacciare la sua ala destra. Appena spuntato il sole, il VI corpo d’armata di Samsonov iniziò a marciare verso il centro, una divisione era già in marcia quando giunsero notizie di nemici

Il Generale Mackensen

alle spalle a pochi chilometri di distanza. Pensando che fossero truppe in fuga da Rennenkampf fu deciso di attaccarle: in realtà si trattava del corpo d’armata di Mackensen  che muoveva all’attacco. I russi a questo punto in seria difficoltà chiesero aiuto alla divisione che si era già mossa richiamandola indietro. Alla fine della giornata, queste due divisioni si trovarono schiacciate tra le forze di Mackennen e von Belov. Il generale russo Blagovetcenskij perdette la testa, il comandante della divisione coinvolta nello scontro ordinò di sua iniziativa la ritirata dopo aver perso 5000 uomini e diversi pezzi di artiglieria campale. Il VI corpo d’armata di Samsonov è completamente disorganizzato e la sua ala destra aggirata. al centro, il generale russo Martos, seriamente impegnato dalle forze tedesche si ritrovò con il fianco destro scoperto a causa della ritirata del XXIII corpo d’armata. Il XIII corpo d’armata del generale Kliuev, nonostante la presa di Allenstein, dovette retrocedere per coprire il fianco di Martos.

Alla fine di questa giornata Samsonov si rese conto che non era più lui ad cercare di accerchiare il nemico ma che era lui a doversi salvare dall’accerchiamento. Tuttavia fonti vicine al quartier generale di Samsonov ci informano che il generale non è intenzionato ad interrompere lo scontro ma di proseguirlo l’indomani resistendo in attesa dei rinforzi di Rennenkampf