Straordinario successo di piloti italiani Baracca e Olivari

A qualche giorno dalla mirabile impresa dell’aviatore Olivari, gli equipaggi degli aerei da caccia italiani si sono distinti nuovamente in una formidabile azione difensiva contro avioveicoli austro-ungarici.

In risposta ad un’azione nottura da parte dell’aviazione nemica, diversi veicoli italiani sono decollati: tra essi alcuni Farman e due Nieuport del primo squadrone aereo. La caccia italiana ha prontamente intercettato gli incursori nemici che, nel tentativo di alleggerirsi per fuggire, hanno gettato fuori bordo tutto l’equipaggiamento superfluo e hanno lanciato il carico bellico che è caduto inoffensivo in zone rurali, senza causare gravi danni.

L’inseguimento è continuato con i velivoli italiani che hanno indirizzato brevi ma micidiali raffiche delle loro mitagliatrici agli aerei nemici in fuga. Il primo aviatore italiano a mettere a segno un tiro efficace è stato Francesco Baracca a bordo del suo Neuport. I potenti proiettili della mitragliatrice Hotchkiss Mle 1914, montata sull’ala superiore e dotata caricatori da 25 colpi calibro 8 × 50 mm R Lebel, hanno forato colpito parti vitali del veicolo nemico e bucato il serbatoio, costringendo l’equipaggio ad un atterraggio di fortuna in territorio italiano.

Il secondo successo aereo, successivo di una manciata di minuti al primo, ha visto l’abile aviatore Olivari, schivare un disperato tentativo di speronamento tentato dai piloti austro-ungarici per sfuggire alla morsa mortale degli aerei italiani. Subito dopo i colpi dell’Olivari hanno causato un’avaria al motore del biplano nemico che ha perso subito quota e velocità.

Entrambi gli equipaggi sono stati catturati da elementi della fanteria e subito interrogati hanno rivelato di essere stati impegnati in decine di operazioni di bombardamento del suolo italiano. Uno dei due piloti aveva con sè due decorazioni d’oro al valore.

I due veicoli abbattuti sono entrambi dei Hansa-Brandenburg C.I, biplani biposto adibiti principalmente a missioni di ricognizione aerea fotografica, bombardamento e caccia notturna.

Questo grande successo segna sicuramente l’inizio di una nuova stagione nei combattimenti aerei sul fronte italiano: gli apparecchi dell’Aviazione Imperiale e Regia ( k.u.k. Luftfahrtruppen ) Austro-Ungarica ora non possono più vagare impunemente nei cieli italiani dovendosi guardare solo dalla contraerea. Ora che i piloti italiani possono ora contare sui nuovi e letali apparecchi francesi prodotti su licenza dalla ditta italiana Macchi, i rapporti di forza sono destinati a mutare velocemente.

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