Fanteria Italiana sullo Zugna

Strafexpedition il nemico non riesce ad avanzare

Nella giornata di ieri il nemico ha ripetutamente tentato di avanzare sfondando le nostre difese ma i suoi assalti non sono serviti che a subire altre pesanti perdite. Alcune causate dai loro stessi tiri di artiglieria, divenuti stranamente approssimativi. Alcune testimonianze riportano infatti che alcune compagnie in prima linea sono state falciate dal tiro dei loro stessi 305 mm caduti troppo corti. In alcuni casi, nuclei di Kaiserjäger sono riusciti ad aprire varchi nei nostri reticolati ed a penetrare nelle trincee ma la nostra pronta reazione li ha rimandati indietro sulle posizioni iniziali. Bombardamenti e ripetuti assalti nemici si sono ripetuti continuamente per tutto l’arco della giornata principalmente nel settore di Monte Giove e del Novegno dove alcuni testimoni riportano di nostri reparti decimati e disorientati a causa delle perdite subite che hanno coinvolto anche diversi ufficiali. L’iniziale ordine di rinforzare le difese su Monte Giove è stato annullato in quanto il pesante fuoco delle artiglierie nemiche rischiava di decimare i nostri uomini prima ancora che arrivassero in prima linea. La pressione su Monte Giove fu intensa per tutta la giornata, in alcuni momenti, essendo i nemici penetrati nelle nostre trincee si dovette combattere corpo a corpo usando la baionetta come fosse un pugnale.

Il generale Conrad ormai sembra aver perso la fiducia nei suoi comandanti su questo fronte, l’arciduca Eugenio ed il generale Dankl. L’offensiva sembra ormai in una fase di stallo irrimediabile, le operazioni avrebbero dovuto aver già avuto un esito differente stando ai loro piani ed invece non si è ancora riusciti a dare lo scossone decisivo per poter sfondare le linee italiane e dilagare così nella pianura alle spalle delle truppe sull’Isonzo. A peggiorare la situazione l’avanzata russa in Galizia sta mettendo in seria difficoltà l’altro fronte austriaco. L’offensiva sferrata dai russi nei giorni scorsi sta facendo perdere terreno alle truppe imperiali e probabilmente Conrad dovrà correre ai ripari riportando parte delle truppe trasferite in Trentino all’inizio dell’offensiva sul fronte orientale.

Il comandante in capo delle forze imperiali, il generale Conrad, nella giornata odierna ha autorizzato l’attacco da parte della 3° armata imperiale ordinando invece all’11° di restare ferma. Probabilmente gli scarsi risultati ottenuti dopo l’iniziale avanzata dal generale Dankl non sono stati digeriti dagli alti comandi austriaci, non crediamo che questo sia un buon segnale per il comandante austriaco che quasi certamente verrà sostituito nei prossimi giorni, Conrad non ha più fiducia in lui:

“… Dopo i suoi risultati iniziali ha lasciato che i comandanti in sottordine, uno dopo l’altro a cominciare dall’ala destra, attaccassero, invece di organizzare essa stessa un’operazione energica… tutte queste azioni, compresa l’ultima sulla sinistra dell’armata, sono fallite in onta alla bontà dei mezzi; con questo sistema non si può continuare e saranno presi presto provvedimenti di carattere personale…”

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