Strafexpedition cadono Monte Majo ed il Costesin

La 35° divisione italaina ha terminato il ripiegamento dei suoi superstiti lungo la linea Chiuppano, Thiene e Sarcedo mentre gli austriaci catturano la vetta di monte Majo ed entrano nella conca di Laghi.

Gli austriaci concentrano un micidiale fuoco di artiglierie pesanti sull’Altopiano di Vezzena. Per tre ore consecutive, a partire dalle 6 del mattino, 12 pezzi da 305 mm, 1 da 420 mm ed altri 150 di calibro inferiore, concentrarono il loro fuoco su un solo km di fronte. Alle 9 gli uomini della 28° Divisione di fanteria imperiale irruppero nelle notre trincee presiedute dalla Brigata Ivrea che non potè far altro che rifugiarsi nei boschi di Camporosà coi pochi uomini superstiti.

La Brigata Ivrea e la Brigata Lambro cercarono ripetutamente di riprendere le posizioni perdute con diversi contrattacchi, soprattutto per riprendere il Costesin ma non portarono altro che a causare uteriori perdite tra le nostre fila.

Alle 8.30 la 34° Divisione italiana aveva ricevuto l’ordine di ripiegare verso le seconde linee. L’ordine riuscì però a raggiungere le prime linee solamente dopo 3 ore. Nel frattempo le nostre rtiglierie ecero retrocedere le prime linne nemiche sul Costesin di alcune centinaia di metri. Verso le 12, lenostre difese al fortino di Marcai furono attaccate dalla 22° Divisione austriaca. I difensori, costituiti dai superstiti della Brigata Lambro, dalla Brigata Salerno e dal battaglione alpino Adamello resistettero per due ore ma alla fine dovettero retrocedere velocemente per evitare la cattura.

L’avanzata austriaca proseguì fino a raggiungere cima di Costalta, il bosco di Posellaro e Porta Manazzo. Fortunatamente però la 28° Divisione, ormai esausta dovette fermarsi per riorganizzarsi e ricompattarsi. La notizia di grosse colonne italiani in arrivo tra Asiago e Ghertele consigliava prudenza.

La situazione ormai critica fece decidere al generale Edoardo Coardi di Carpeneto di far retrocedere alla terza linea le difese italiane. La rilocazione delle truppe fu ordinata alle 23.00 ed eseguita facendo saltare anche i ponti per rallentare il nemico. A questo punto le nostre difese sono disposte lungo la linea che va da Cima Portule, Monte Meatta, Monte Mosciagh, Camporovere Punta Corbin. Verso la mezzanotte dovrebbero arrivare ulteriori rinforzi a Monte Interrotto da parte del 89° e 155° Reggimento di fanteria. Roana e Camporovere hanno visto l’afflusso dei superstiti della Brigata Ivrea.

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