Da Parigi giungono maggiori dettagli sull’affondamento del sommergibile austro-ungarico SM U-3 già riferito dal bollettino ufficiale dell’Ammiraglio Thaon di Revel di oggi.
Il mezzo subacque austro-ungarico era da alcuni giorni impegnato in missione nei pressi dello stretto di Otranto. Nella giornata di ieri, l’SM U-3 aveva intercettato l’incrociatore ausiliario Città di Catania e l’aveva attaccato lanciando un siluro che aveva però mancato il bersaglio. In seguito all’azione ostile, il sommergibile era stato individuato e impegnato in una lunga caccia al termine della quale era stato speronato dalla Città di Catania.
Nell’urto aveva riportato gravi danni al periscopio e alla torretta. Il comandante, temendo l’affondamento del sommergibile, aveva ordinato l’emersione ma appena giunto in superficie, il vascello austro-ungarico era finito sotto il fuoco d’artiglieria di diverse navi ed era stato così costretto a tornare sott’acqua nel tentativo disperato di sfuggire ai cannoni nemici.
Per tutte la notte il sommergibile era rimasto adagiato sul fondo e l’equipaggio impegnato a riparare alla meglio i danni subiti, peggiorati poi dall’esplosione di alcune bombe di profondità lanciate dalle cacciatorpediniere dell’Intesa in navigazione in zona.
All’alba di oggi il SM U-3 e’ emerso ed è finito immediatamente sotto il fuoco del cacciatorpediniere francese Bisson che lo ha danneggiato così gravemente da costringere l’equipaggio ad abbandonarlo. I superstiti – 14 tra marinai e ufficiali – sono stati catturati. Sette membri dell’equipaggio, tra cui il comandante Karl Strnad, sono periti nel combattimento.
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