Si combatte all’ultimo uomo sul Mort-Homme

Lo sforzo tedesco sul fronte di Verdun è stato rinnovato oggi con un vigore senza precedenti.

Dopo un martellamento di artiglieria durato poche ore ma estremamente violento, le colonne tedesche sono partite all’assalto delle posizioni nemiche sul Mort-Homme. Mentre il massiccio fuoco delle mitragliatrici francesi mieteva i soldati tedeschi, lo slancio iniziale lentamente scemava, non senza che le forze di Berlino riuscissero prima a conquistare l’importante Cote 265. Nel momento culminante della battaglia, quando le forze francesi hanno vacillato, un micidiale fuoco di sbarramento è partito da Cote 304 e ha annientato le forze tedesche infliggendo perdite vertiginose e inchiodando a terra le truppe avanzanti.

Nel secondo pomeriggio la pressione tedesca è diminuita e sono state osservate grandi manovre di fanteria nelle retrovie nemiche. E’ opinione degli osservatori e del comando francese che le forze tedesche stiano spostando il baricentro della propria operazione offensiva per conquistare Cote 304 e mettere a tacere l’artiglieria che batte d’infilata le colonne che attaccano il Mort-Homme.

Le perdite da ambo le parti hanno raggiunto livelli senza precedenti. Il 270° reggimento di fanteria francese durante i combattimenti odierni, sui 750 effettivi, ha perso oltre 300 soldati, un comandante di battaglione, quattro capitani, 16 officiali, un medico, alcune infermiere e 18 barellieri. La 16° Divisione di Riserva, giunta questa mattina nelle retrovie dopo due giorni di intensi combattimenti, conta solo metà degli effettivi e degli ufficiali mentre la 12° e la 22° Divisione di Riserva hanno complessivamente perso 1.600 uomini dal 9 marzo scorso fino ad oggi.

Mentre sulla riva sinistra della Mosa si combatteva all’ultimo uomo per l’ultima barriera naturale che sbarra la strada per Verdun ai tedeschi, sulla riva destra ogni tentativo di manovra delle forze di Berlino è stato mortificato da un massiccio fuoco d’infilata proveniente dalle batterie poste a nord ovest della piazzaforte francese. Ulteriori momenti di confusione sono stati vissuti quando un erroneo messaggio di conquista del forte di Vaux è giunto al Comando tedesco che ha subito spedito avanti truppe fresche per consolidare la posizione. Le colonne tedesche sono però giunte sotto il fuoco delle artiglierie e delle mitragliatrici del forte che, nonostante il bombardamento continuo dei micidiali cannoni navali da 320 mm, era ancora operativo e nelle mani dei francesi.

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