Scontro senza quartiere a Lida

Lo sforzo tedesco ha raggiunto in queste ultime ore livelli senza precedenti ed è concentrato principalmente sulla conquista della ferrovia che collega Vilna a Lida.
Le truppe tedesche, concentrate in grandi colonne di fanteria, avanzano con il chiaro tentativo di sfondare il fronte e prendere possesso dell’intero troncone ferroviario utilizzato dai russi per spostare truppe e rifornimenti a sud di Vilna.
L’intero settore è divenuto teatro di accanitissimi combattimenti che vedono le forze avversarie scambiarsi colpi con grande accanimento. I villaggi, le zone strategiche, i punti di difesa passano continuamente di mano con il flusso e riflusso delle forze avversarie che si contendono un campo di battaglia ormai devastato e irriconoscibile.
Le truppe russe presidiano in forza ancora Lida anche se è chiaro l’intento tedesco di ricacciare i difensori verso la città e avvicinarsi abbastanza per abbattere su essa una tempesta di fuoco con l’artiglieria pesante.
Lo scontro per Lida è imminente e il Comando Russo continua a far affluire rinforzi per contrastare un nemico che su altri fronti sembra essersi arrestato ma che tra Vilna e Lida sta spendendo tutte le ultime forze residue dopo una campagna che lo ha visto avanzare di quasi 400 km.
A nord di Vilna la cavalleria tedesca cerca di tagliare le linee ferroviarie Varsavia-Pietrogrado e Sledice-Lida-Palotsk-Rologoe. La cavalleria russa ha provato inutilmente più volte a scalzare i tedeschi dalle posizioni occupate ora saldamente.
La pressione tedesca è aumentata anche nel settore settentrionale, verso Riga, ma qui le forze russe sono state in grado di resistere impegnando il nemico in durissimi e costosi assalti. Le truppe di Hindenburg non hanno preso che qualche reticolato di filo spinato e qualche trincea pagando un prezzo altissimo.
Ottenuto questo risultato, per preservare il più possibile le forze e rettificare il fronte, le truppe russe, obbedendo ad un ordine dell’Alto Comando, si sono ritirate abbandonando parte della Lituania e attestandosi sulla linea Riga-Dwinsk dove le forze tedesche sembrano, per il momento, essere state tenute a bada.