Sconfitta francese a Mulhouse

Vigorosa controffensiva germanica – La città nuovamente nelle mani dei tedeschi – Numerosi prigionieri  – Altro giorno di pesanti bombardamenti a Liegi

 

Dopo la perdita della città alsaziana di Mulhouse lo scorso 8 agosto, poderose masse di fanteria tedesca sono giunte di rinforzo. Secondo indiscrezioni si tratterebbe di due corpi della 7° armata tedesca.

Ieri mattina l’Esercito Imperiale è passato al contrattacco con una vigorosa offensiva che ha presto scardinato la difesa francese. La situazione è precipitata e nelle prime ore del pomeriggio buona parte della linea difensiva era in disordinata ritirata mentre alcuni nuclei, circondati dall’avanzata travolgente della fanteria tedesca, opponevano finchè possibile una tenace resistenza.

Con un bollettino ufficiale, l’Esercito tedesco vanta un bottino di 8 cannoni catturati e 2.500 prigionieri francesi. Da parte francese si ammette la brusca ritirata e la perdita della città di Mulhouse.

A Liegi continuano sempre più violenti i combattimenti. La linea difensiva belga vacilla e ovunque le fanterie tedesche si infiltrano. Da questa mattina il fuoco dell’artiglieria pesante tedesca è concentrato sul forte di Lantin, una delle ultime opere fortificate operative nella cintura di Liegi. I temibili proiettili della Bertha ( il cannone tedesco da 42 cm ) hanno ricominciato a piovere e seminare distruzione nelle linee fortificate belga. Questo cannone si è rivelato la chiave per aprire le strada che le truppe tedesche si sono viste sbarrare da quelle del Belgio. Nessuna fortificazione infatti si è dimostrata in grado di assorbire e neutralizzare il potere distruttivo e penetrante delle granate da quasi una tonnellata che il cannone tedesco è capace di sparare da distanze irraggiungibili dall’artiglieria avversaria.

Dall’inizio dei combattimenti le perdite sarebbero a migliaia da ambo le parti. Secondo i bollettini ufficiali tedeschi, più di 10.000 soldati del Belgio sarebbero morti e più di 3.000 caduti prigionieri. Dei dodici forti – a cui andrebbe aggiunta la Fortezza di Liegi – solo 3 sarebbero ancora operativi mentre tutti gli altri o distrutti o resi inservibili con le guarnigioni costrette alla resa per i gas rilasciati dalle esplosioni delle granate tedesche.

I bollettini alleati puntano a sottolineare che la difesa di Liegi, benchè indebolita, è ancora in grado di arginare l’attacco tedesco. Il fattore chiave è il tempo: ogni giorno di resistenza è un giorno che le formazioni britanniche e francesi hanno a disposizione per avanzare e unirsi alle truppe del Belgio per affrontare quelle tedesche.

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