Sciopero generale a Milano

Protestando per la tragica morte del giovane operaio Innocente Marcora, ucciso negli scontri di domenica da una bastonata alla tempia sferratagli da un agente in borghese, le organizzazioni sindacali hanno indetto uno sciopero generale che sin dalle prime ore della mattina ha paralizzato l’intera città di Milano.

L’adesione praticamente totale dei tramvieri ha impedito di recarsi a lavoro anche a chi aveva in animo di non aderire allo sciopero mentre i pochi mezzi pubblici in circolazione sono stati bloccati da una folla di dimostranti che, al grido di “Sciopero! Sciopero!” si è concentrata nelle zone centrali della città manifestando evidente ostilità nei confronti delle forze pubbliche, accusate di aver agito con inusitate violenza nei confronti delle manifestazioni neutraliste e interventiste di domenica.

Per questo motivo, un’insolita alleanza si è tenuta tra gli schieramenti di dimostranti interventisti e neutralisti, i quali hanno trovato una temporanea unione contro le forze dell’ordine ritenute colpevoli della morte del giovane Marcora, le cui esequie si stavano tenendo contemporaneamente ai fatti qui narrati presso il Cimitero Monumentale.

Non sono mancati momenti di grande tensione quando in via Giusti, sede di una caserma della Polizia, sono stati esplosi alcuni colpi di rivoltella da parte di ignoti proprio durante il passaggio della testa del corteo. Nel parapiglia immediatamente successivo, molti furono i feriti mentre le bandiere vennero gettate a terra e la folla per un attimo si è dispersa nel timore che il fuoco provenisse dagli agenti di polizia messi a sbarrare via Giusti per impedire ai manifestanti di raggiungere la caserma.

L’Onorevole Turati ha recato visita alla salma del giovane Marcora e qui ha tenuto un breve discorso:

“Innocente Marcora — dice l’oratore — non era un milite di partito, pure essendo un combattente della quotidiana dura battaglia dei lavoratori per il pano troppo costoso”

“Mi duolgo di essere stato troppo facilmente profeta allorquando ho accennato nel discordo a Montecitorio sulla sciagurata circolare ministeriale che ha deliberato la soppressione del diritto di riunione e dei comizi. Quella proibizione fu proprio ln prima radice dei luttuosi eventi che oggi lamentiamo!

“Io allora gridai al Presidente del Consiglio: « Voi con queste compressioni insensate generate, innescate e giustificate la violenza od i tumulti

“Il popolo di Milano giura oggi su questo feretro, come pria i padri antichi giuravano sulla tomba degli eroi e dei martiri trasformate in are, giura, il popolo di Milano, ossia solennemente e irrevocabilmente che questo morto sarà l’ultimo della serie scellerata. Giura che la barbarie e gli eccidi proletari saranno sepolti con questi bara, giura che da oggi in avanti nei rapporti fra Polizia e Nazione una nuova era comincia, un era di civiltà”.

In serata da Roma giunge la notizia che ispettori ministeriali sono stati inviati a Milano per fare un’inchiesta sulle cause e le responsabilità dei disordini di domenica e della morte del giovane Marcora. Secondo indiscrezioni Prefetto e Questore di Milano sono già stati rimossi dai propri incarichi.

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