Pubblicati alcuni documenti segreti austro-ungarici di inizio guerra

Relazione dell’Arciduca Federico all’Imperatore Francesco Giuseppe del 25 settembre 1915

“In Boemia continua la propaganda antimilitarista e di tradimento, in Galizia e nella Bucovina continua l’agitazione russofile. Le truppe provenienti dalla Dalmazia si sono battute generalmente bene ma da molti indizi e specialmente dalla solidarietà degli agitatori serbo-nazionali di Serbia con quelli di Croazia, di Slavonia e della Bonia Erzegovina, e dalla attiva sobillazione dei maestri e degli ecclesiastici, si deve dedurre che gli uomini politici panserbi siano in procinto di diffondere nel paese fedele all’Imperatore quei sentimenti di fellonia che causarono le deploevoli condizioni interne delle provincie suddette e la cui ripercussione militare si mannifestò nel minor affidamento che si potè fare per taluni reggimenti completati con truppe slavone e bosno-erzegovinesi.
Nel tirolo meridionale e nel litorale il movimento irredentista, promosso dalla tolleranza inopportuna di fronte all’ex alleato, ha avuto un effetto talment edissolvente sullo spirito degli uomini chiamati al servizio di guerra che il Comando supremo dell’Esercito, per impedire catastrofi che potrebbero essere provocate dal passaggio di interi reparti all’avversario, fu costretto a ordinare che tutti gli uomini che parlano italiano fossero allontanati dai Corpi d’esercito e si trovano sul fronte Occidentale.”

L’Arciduca Federico chiedeva poi alle autorità politiche di porre particolare attenzione sulle tristi condizioni che regnavano anche nelle regioni italiane ed alla necessità di urgenti ed energiche riforme per il consolidamento interno dell’Impero e l’annientamento delle tendenze ostili alla monarchia. Secondo lui era necessaria l’educazione filo-austriaca di tutte le nazionalità dell’ormai ex impero asburgico.

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