Proteste per il Regio Servizio Postale

posta2Si registrano in questi giorni le proteste della cittadinanza italiana che ha congiunti al fronte: tutta la corrispondenza da e per il fronte si è deciso che passerà solo dall’ufficio di Bologna generando ovvi ritardi nella consegna delle missive. Queste misure si sono rese necessarie per via dei controlli applicati sulla corrispondenza. La Zona di Guerra comprende le Provincie più a ridosso del fronte e la costa adriatica: Sondrio, Brescia, Verona, Vicenza, Belluno, Venezia, Udine, Treviso, Padova, Mantova, Milano, Ferrara, Bologna, Ravenna, Forlì e le Piazzeforti di La Spezia, Venezia, Taranto e Messina-Reggio.

Gli effetti della mobilitazione si sono fatti sentire già a marzo di quest’anno sul personale del Servizio Postale ai quali venne fatto obbligo di indossare l’uniforme con la circolare 167 pubblicata sul Giornale Militare Ufficiale in data 18 marzo del 1915 per renderla idonea ai nuovi incarichi. Per gli assimilati al ruolo di ufficiali era fatto obbligo indossare l’uniforme modello 1909 da ufficiali in cordellino grigioverde con tasche, fornita di controspalline in panno nero con distintivi di grado a rosette (metalliche o cucite in canutiglia d’argento) ad otto punte.

 

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