Prime operazioni sul fronte italo-austriaco

Dopo poche ore dall’ingresso in guerra dell’Italia sono cominciate le prime operazioni del Regio Esercito. Non è ancora dato sapere se Cadorna intenda eliminare da subito il pericoloso saliente trentino puntando verso Trento ed il Tirolo, o se le linee dell’attacco italiano saranno dirette verso est, in direzione di Trieste e Lubiana (ricordiamo che l’Italia ha dichiarato guerra alla sola Austria-Ungheria e non alla Germania, per cui l’attacco verso il Tirolo potrebbe essere escluso per ragioni di natura politica).
Le  forze italiane sono schierate secondo il seguente schema:

Prima Armata: al comando del gen. Roberto Brusati, schierata dal Passo dello Stelvio al passo Cereda (200 chilometri in linea d’aria, 300 di terreno).
Quarta Armata: al comando del gen Luigi Nava, dal passo Cereda al monte Peralba (sorgenti del Piave), su terreno particolarmente accidentato (75 chilometri in linea d’aria, doppio di terreno).
Seconda Armata: al comando del. Gen Pietro Frugoni, dalla punta di Montemaggiore alla cittadina di Manzano (35 chilolmetri).
Terza Armata: al comado del gen. Vincenzo Garioni, da Manzano al mare.

Complessivamente 600 chilometri su terreno accidentato e prevalentemente montuoso.
Nelle scorse ora reparti della Seconda Armata hanno oltrepassato lo Judrio, il fiume che segnava il vecchio confine italo-austriaco, occupando l’abitato di Caporetto. La Terza Armata ha occupato Cormons, mentre lenta risulta essere l’avanzata negli altri settori oltre l’Isonzo, dove gli austriaci hanno preventivamente fatto saltare i ponti stradali e ferroviari.

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