Pinsk è caduta. I tedeschi puntano su Dwinsk

L’offensiva di Hindenburg si sta sviluppando in profondità nel settore centro-settentrionale dove Pinsk, dopo un giorno di duri combattimenti, è caduta ed è stata conquistata dalle truppe tedesche.
La cittadina di Pinsk si trova al centro dell’omonima zona paludosa alla confluenza dei fiume Styr con il Pripet. Si tratta di un importante centro commerciale e punto nevralgico delle comunicazioni terrestri e fluviani, nodo strategico delle ferrovie che congiungono Mosca dalla città di Varsavia che si trova a 350 km ad ovest. La caduta di Pinsk, nonostante ormai quasi certa, ha comunque gravi conseguenze in quanto le forze russe vi si erano aggrappate contando sulle paludi come ostacolo naturale per rallentare l’avanzata nemica.
La grande strategia tedesca ora è evidente incentrata sulla cattura di Vilna e Dwinsk per tagliare le vie di comunicazione interne delle truppe zariste, rellentarle e isolarle impedendo l’uso degli assi ferroviari che fino ad ora sono stati usati per spostare grandi masse di fanteria nei punti critici. Infatti la pressione tedesca su Vilna, stretta su più lati e attaccata da almeno tre colonne tedesche avanzanti da direzioni diverse, sembra assai precaria.
Il comando Russo ha ordinato la fortificazione di Dwinsk e sta facendo affluire tutti i rinforzi per impedire che la città cada nelle mani dei tedeschi. Dovesse capitolare Dwinsk, Riga si troverebbe di fatto collegata alle retrovie solamente per una via ferroviaria e minacciata da sud-est.
Sul fronte meridionale però la situazione è molto più favorevole ai russi. Le truppe austro-ungariche sono state nuovamente respinte fin sul Sereth, alle posizioni iniziali di due settimane fa. La linea del fronte è ancora molto fluida ma, nonostante alterne fortune per gli avversi schieramenti, complessivamente le forze russe hanno guadagnato territori persi e respinto violenti attacchi austro-tedeschi.
Secondo gli strateghi italiani, il calo nelle capacità belliche austro-ungariche, che sul fronte galiziano è stato così evidente da aver trasformato le operazioni da una trionfale avanzata a una sanguinosa serie di avantate e ritirate, è in parte dovuto alle azioni militari sul fronte italiano che hanno distolto preziose truppe di Vienna per arrestare le spallate del Generale Cadorna.