Inizia la Battaglia della Somme

Offensiva inglese sulla Somme

“La mano del tempo si arrestò sul segno della mezz’ora, e da tutta la vecchia linea inglese vennero grida e colpi di fischietto. Gli uomini della prima ondata montarono sui parapetti, nel tumulto, nel buio, e in presenza della morte; e avendo a che fare con tutte queste piacevoli cose, avanzarono attraverso la terra di nessuno per dare inizio alla battaglia della Somme.”

John Masefield

Da quasi un’intera settimana le artiglierie britanniche stavano martellando la linea del fronte che corre lungo la Somme. Circa 32 km di trincee nemiche in cui i fanti tedeschi dovettero restare riparti nei loro “Stollen”, i rifugi sotterranei scavati in profondità, per resistere al fuoco nemico. La preparazione all’offensiva vide, oltre ad un altissima concentrazione di uomini, l’impiego di un numero incredibile di pezzi di artiglieria, oltre 3000 tra cannoni ed obici, si stima un pezzo ogni 20 metri del fronte. Vennero sparate oltre 1.700.000 granate su un terreno già martoriato dagli scontri dei mesi precedenti, molte di esse erano difettose e non esplosero, molte altre, shrapnel di piccolo calibro erano inefficaci contro le fortificazioni ed i rifugi interrati dei difensori, tuttavia una così impressionante potenza di fuoco riuscì ad avere effetto sul morale del nemico. Oltre alle artiglierie vennero predisposte 10 gallerie per altrettante mine da fare esplodere poco prima dell’attacco iniziale. Nelle tre principali gallerie vennero stipate fino a 20 tonnellate di esposivo.

Ovviamente, tutti questi preparativi non erano sfuggiti ai tedeschi, l’effetto sorpresa dell’offensiva non ci fu mai in quanto era evidente che gli anglo francesi stessero preparando un massiccio assalto. I tedeschi ebbero così molteplici vantaggi per prepararsi. Poterono provvedere a rafforzare le proprie difese per tempo, le loro postazioni erano principalmente situate su rilievi e colline il che li poneva già in una posizione vantaggiosa. Oltretutto avendo a disposizione la rete ferroviaria francese alle loro spalle potevano spostare rapidamente uomini e materiali lungo il fronte. Per gli inglesi invece non vi era questo vantaggio e dovettero proedere al trasferimento di uomini e materiali a mezzo principalmente di animali da soma. I preparativi furono così palesi che i tedeschi sino all’inizio dell’offensiva pensarono ad un diversivo del nemico.

Negli scorsi giorni il primo ministro francese, Aristide Briand, ormai preoccupato per la situazione a Verdun in cui le truppe francesi erano ormai allo stremo, chiese al comandante della B.E.F., il generale Haig di anticipare l’offensiva per alleggerire la pressione sui francesi. Haig rispose che non era possible ma che poteva comunque iniziare l’impiego delle artiglierie che ormai erano pressochè tutte in posizione. Per questa ragione è iniziato da alcuni giorni quello che è ad oggi il più grande bombardamento di artiglierie dell’intero conflitto.

La mina di Hawton Ridge esplode alle 7.20

La mina di Hawton Ridge esplode alle 7.20

Alle 7.00 di oggi il fuoco delle artiglierie alleate raggiunse un’intensità incredibile: con una cadenza di 3500 colpi al minuto vennero sparate sul nemico circa 250.000 granate. Il fragore del bombardamento fu così forte che si dice fu udibile anche alla periferia di Londra. Dopo 20 minuti di incessante fuoco delle artiglierie è il momento delle mine preparate nelle gallerie. La prima a brillare è quella di Hawthorn e nei successivi 8 minuti a turno esplodono le altre 9.

7.30 inizia l’avanzata delle truppe anglo francesi su una linea di fronte di quasi 40 km, il primo grave errore tattico fu subito evidente. I comandi britannici si aspettavano di trovare di fronte alle proprie fanterie un nemico decimato dai bombardamenti, invece i rifugi tedeschi avevano retto all’attacco nemico. I fanti inglesi si trovarono a marciare su un terreno pesante, carichi con oltre 30 kg di attrezzature che dovevanoutilizzare per fortificare le linee nemiche conquistate. Addestrati a marciare in file compatte si ritrovarono di fronte le mitragliatrici tedesche che non erano state messe fuori uso. Fu una mattanza. A migliaia caddero prima ancora di raggiungere le prime linee nemiche.

Nonostante le pesanti perdite vi furono anche alcuni successi, gruppi di fanti riorganizzatisi riuscirono a strisciare ed a prendere alla sprovvista i difensori nemici passando oltre le prime linee e riuscendo ad avanzare in profondità. Tra Maricourt e Fricourt l’avanzata consentì di occupare Montauban, Mametz arrivando a

Caduti del Royal Newfoundland Regiment

Caduti del Royal Newfoundland Regiment

spingersi sino a Grandcourt ma alla fine della giornata in molti casi gli inglesi dovettero ripiegare impossibilitati a mantenere le posizioni conquistate a così caro prezzo durante la giornata. Il Royal Newfoundland Regiment ebbe il 92% di perdite prima ancora di essere riuscito a passare la prima linea

Il primo giorno di offensiva fu un fallimento su buona parte del fronte. L’impreparazione delle truppe inglesi, composta da molti giovani volontari, posta di fronte ai più esperti ed organizzati soldati tedeschi fu evidente. Ma le colpe sono da ricercarsi anche tra i comandi militari. I battaglioni della 34° divisione furono fatti partire all’assalto a circa 1 km dalle trincee nemiche, su un terreno pianeggiante e quindi in piena vista di fronte al nemico, furono spazzati via prima ancora di giungere a contatto con le difese nemiche da poche mitragliatrici, 6.000 uomini lasciarono la vita sul campo di battaglia.

Nel settore meridionale dell’avanzate fortunatamente le cose andarono meglio. Le truppe inglesi e francesi qui schierate riuscirono a raggiungere gli obiettivi prefissati tra la Somme e Montauban subendo perdite lievi. Qui i francesi soprattutto poterono giovarsi di una concentrazione di fuoco delle artiglierie maggiori e sul  fattore sorpresa in quanto i tedeschi si aspettavano un’offensiva solo nel settore inglese.

Al termina della prima giornata gli inglesi ebbero 19.240 morti, 35.493 feriti, 2.152 dispersi e 585 prigionieri, un rapporto terrificante di 18/1 confrontato coi difensori tedeschi. Pesanti anche le perdite tra gli ufficiali inglesi. Essi infatti vestendo in maniera differente rispetto alle loro truppe sono un bersaglio prioritario per le truppe tedesche.

 

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