Nuovo sforzo italiano sull’Isonzo

Come previsto, dopo solo pochi giorni dalla fine delle ultime operazioni di ampia portata, sono ripresi i combattimenti sul fronte dell’Isonzo. Questa volta però, memore delle esperienze precedenti, il Comando Supremo italiano sta focalizzando l’azione su un settore più ristretto del fronte, concentrando lo sforzo al centro (Oslavia, Podgora, S. Michele, S. Martino, Sei Busi) e imbastendo ai lati solo azioni dimostrative; da rilevare particolarmente il fatto che nel settore della Seconda Armata le azioni verso il Sabotino sono state ridimensionate dato che il monte nelle scorse azioni offensive era risultato praticamente imprendibile, mentre i reparti impegnati (4a e 11a divisione) stanno ora conducendo l’attacco principale nel settore V. Peumica-dorsale S. Floriano-quota 188-Oslavia. Qui la brigata Granatieri, il 33° ed il 74° fanteria hanno investito quota 188 mentre non è stato possibile infrangere la resistenza avversaria davanti ad Oslavia.
Più a sud la 12a divisione sta attaccando le posizioni del Grafenberg e del Podgora ma il terreno viscido causato della pioggia torrenziale degli ultimi giorni, che rende difficile e penoso ogni movimento, e i reticolati intatti, vanificano ogni sforzo.
Inoltre alcuni dei reparti impegnati hanno organici ridotti anche di parecchie unità a causa di una forma gastroenterica diffusa che va sempre più assumendo i tratti del colera.

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