Nuove tensioni tra Serbia e Bulgaria

Non accenna a diminuire la tensione tra i governi di Serbia e Bulgaria all’indomani degli incidenti lungo la frontiera. Secondo una nota ufficiale del Ministero diretto da Lord Grey, “Non è necessario supporre che la Bulgaria abbia organizzato il raid, per pretendere che il Governo bulgaro prenda delle misure perché la sua neutralità sia rispettata e per evitare alla Bulgaria spinose difficoltà.”

L’allarme è rimbalzato fino ad Atene e Roma. E’ noto infatti che un intervento della Bulgaria contro la Serbia metterebbe la Grecia nella condizione di dover intervenire a favore dell’alleato serbo e al tempo stesso interesserebbe l’Italia, che da sempre nutre interessi nella regione concretizzati con l’occupazione di Valona e di Saseno all’indomani dell’ingresso in guerra dell’Impero Ottomano.

Secondo indiscrezioni lo stesso ministro Russo a Sofia avrebbe evidenziato come un intervento contro la Serbia, in questo momento, verrebbe considerato severamente e al pari di un allineamento con la triplice alleanza.

Ad ogni modo le condizioni economiche della Bulgaria, lo stato delle forze armate, provate ed uscite sconfitte dal secondo conflitto balcanico, e la forti pressioni che da più parti mirano a spingere lo Zar Ferdinando a rimanere neutrale, sembrano essere un ostacolo formidabile ad ogni possibile intervento bulgaro nel conflitto europeo.