Nuova spallata di Hindenburg

L’esultanza per le controffensive Russe sul fronte meridionale in Galizia è stata breve ed effimera. Dopo un rallentamento  delle operazioni sul fronte settentrionale, cosa che aveva indotto molti strateghi a credere esaurita la spinta propulsiva tedesca, è arrivato un nuovo tremendo affondo: le truppe di Hindenburg sono state lanciate su un fronte lungo quasi 200 km tra Jacobstadt e le paludi di Pinsk con l’evidente obiettivo di raggiungere Dvinsk e Vilnius e recidere l’importante ferrovia per Pietrogrado.

In solo 24 ore di accaniti combattimenti il fronte è rotto in più punti e le truppe tedesche avanzano speditamente. Secondo i rapporti comunicati di Berlino alcuni segmenti dell’asse ferroviario di Dvinsk sarebbero già stati raggiunti dalle forze tedesche e quindi la difesa russa avrebbe già recisa una delle vie di comunicazioni più importanti. Pietrogrado non nasconde la ritirata ma ne sminuisce l’importanza confermando che il Generale Russkij ha nuovamente sottratto le propie truppe ad una battaglia di accerchiamento che le avrebbe viste annientate in poche ore.

La città di Dvinsk, che all’attuale ritmo di avanzata delle truppe tedesche si trova solo a due marce di distanza dai reparti nemici più avanzati, è prossima quindi ad essere investita in pieno da quattro colonne in marcia su più direzioni. Nonostante la situazione critica però le truppe russe non stanno evacuando la città ma al contrario si stanno preparando per una dura resistenza. Anche la città di Vilna è minacciata da truppe tedesche che stringono il saliente per chiudere in trappola i difensori russi.

Davanti a Riga intanto gli opposti eserciti si affrontano in sporadiche schermaglie, entrambi intenti a trincerarsi. Le uniche attività di rilievo sono i lavori dei genieri e l’azione demolitrice delle opposte artiglierie impegnate a martellare le posizioni nemiche e attuare fuoco di controbatteria. Dopo i fallimenti degli attacchi della flotta tedesca e degli sbarchi, il Comando germanico ha evidentemente meditato di non poter prendere la città con un attacco frontale e ha quindi spostato l’attenzione altrove cercando piuttosto di far cadere la città russa tagliando le vie di comunicazione e cercando un’azione aggirante.

Sul fronte della Galizia le truppe russe combattono con alterna fortuna le forze austro-tedesche. Dopo i primi successi, le forze di Berlino e Vienna si sono ricomposte e hanno contrattaccato nei giorni scorsi rigettando indietro i soldati dello Zar che sono poi tornati all’attacco. La situazione è fluida mentre con continui scontri e manovre le forze opposte si sono colpite duramente senza che emergesse un vincitore. Dal punto di vista strategico la situazione sul fronte della Galizia rimane comunque positiva per le forze Russe che hanno più volte strappato l’iniziativa e contrastato efficacemente gli austro-tedeschi infliggendo pesanti e insostituibili perdite e, sopratutto, prevenendo un probabile colpo a Tarnopol.

 

 

 

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