Nuova “spallata” di Cadorna sull’Isonzo

Nonostante il massimo riservo voluto dall’Alto comando del Regio Esercito Italiano, che nei giorni scorsi ha più volte emesso laconici comunicati ufficiali in cui parlava di “nessuna evoluzione sul fronte”, pare che il momento di una nuova spallata sia giunta e l’Isonzo è nuovamente il punto in cui le truppe italiane sono chiamate a esercitare la massima pressione.

Dopo un breve bombardamento a cui hanno partecipato anche grandi calibri tra cui un cannone da 305 mm appena giunto sul fronte portato da oltre 600 militari, elementi della Terza Armata hanno lanciato un assalto nella località di Bosco Cappuccio, Bosco Lancia e Bosco Triangolare. La risposta Austro-Ungarica è stata furiosa e lo scontro si è trasfromato in un caotico combattimento all’arma bianca. I caduti da ambo le parti sono numerosissimi e la retrovie sono intasate di truppe di rinforzo spedite in avanti per consolidare le posizioni conquistate e soldati feriti evacuati presso i punti di ricovero.

Alcuni ufficiali, in via riservata, si sono detti preoccupati dalla scorta di munizioni – sopratutto dei grandi calibri – in rapido esaurimento nonostante l’offensiva sia appena iniziata.

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