Namur è caduta

Il massiccio bombardamento – Il colpo di mano tedesco – Migliaia di prigionieri

Come temuto dagli ufficiali più pessimisti, la città fortificata di Namur è caduta nelle mani dell’esercito tedesco in soli cinque giorni.

Come a Liegi, le fortificazioni non sono state all’altezza delle aspettative. Le spesse mura di cemento non hanno retto l’urto devastante dei colpi da 400 kg dei cannoni tedeschi e molto spesso, prima che i forti fossero distrutti, i difensori sono stati costretti alla resa per via delle tremende onde d’urto dei proiettili nemici che all’interno delle fortificazioni hanno reso l’aria irrespirabile per via delle polveri e dei fumi.

Questa mattina le truppe tedesche, già infiltrate in buona parte della città, hanno rotto la resistenza ormai debole delle truppe di Re Alberto e hanno conquistato l’intera cinta urbana. Con un veloce colpo di mano, la 38esima divisione ha conquistato il forte di Malonne mentre Andoy, Héribert, Emines, Dave e Suarlée sono caduti tutti entro il primo pomeriggio.

Nelle mani dei tedeschi sono caduti migliaia di prigionieri. I difensori di Namur, all’inizio degli scontri, erano 35.000 ed è improbabile che qualche reparto sia riuscito a scampare all’accerchiamento visto che ormai la città si trova molto dietro le linee nemiche. I forti di Namur erano muniti di quasi 400 bocche da fuoco che in gran parte sono state rese inservibili prima dai bombardamenti tedeschi e poi dall’azione dei difensori determinati a non farli cadere in mano nemica. Nelle Santa Barbara dei forti però giacevano grandi quantità di esplosivi e munizioni che ora sono bottino di guerra tedesco.

Secondo i bollettini ufficiali germanici, buona parte delle ingenti truppe tedesche impiegate per l’assedio è già in marcia verso sud per ricongiungersi alle armate in offensiva.