L’Italia annuncia il blocco navale nell’Adriatico

Il Regio Governo Italiano, visto lo stato di guerra esistente tra l’Italia e l’Austria-Ungheria, considerato che alcuni porti della costa albanese servono alle Autorità navali austro-ungariche per il rifornimento clandestino del loro naviglio sottile da guerra, dichiara:

A datare dal giorno 25 maggio 1915 sono tenuti in stato di blocco effettivo da parte delle forze navali italiane:

1. Il confine litorale austro-ungarico contenentesi a nord del confine italiano sino al confino montenegrino a sud, con tutte le sue isole, porti, seni, rade o baie;
2. Il litorale dell’Albania estendendosi dal confine montenegrino a nord sino a Capo Klophali compreso, a sud.

I limiti geografici dei territori bloccati sono: per il litorale austro-ungarico, limite nord 45.42,50 di latitudine N.E., 13.15,10 di longitudine Est, Greenwich; limite sud 32,08.25 di latitudine nord-est, 19.05,30 di longitudine est, Greenwich. Per il litorale albanese, limite nord 41,52 di latitudine N.E., 19,22,40 di longitudine est Greenwich, limite sud 39,54,16 di latitutine N.E., 19,35,30 di longitudine est Greenwich.

Le navi di Potenze amiche e neutrali avranno un termine che sarà stabilito dal Comandante in capo delle forze navali italiane a datare dal giorno della dichiarazione di blocco, per uscire liberamente dalla zona bloccata.

Contro le navi che, in violazione del blocco, tentassero di attraversare o avessero attraversato la linea di sbarramento, costituita dalla congungente Capo d’Otranto-Capo Klophali, sarà proceduto in conformità delle regole del diritto internazionale e dei trattati in vigore.