Le linee francesi resistono all’attacco tedesco

Nel terzo giorno di combattimenti a nord di Verdun, le linee difensive francesi, benchè martellate e infiltrate in più punti, hanno saputo resistere allo slancio tedesco arginando i ripetuti attacchi apportati da truppe numericamente e materialmente superiori.

La mattina di oggi è iniziata con il consueto bombardamento preparatorio tedesco effettuato principalmente dai mortai pesanti ( i temibili Minenwerfen ), che hanno aperto varchi nei reticolati stesi nella notte da reparti di genieri francesi. Le bombe hanno colpito duramente le fanterie francesi che si stavano preparando per i consueti contrattacchi, stroncando sul nascere la maggior parte dei tentativi francesi di cogliere di sorpresa il nemico allo scoperto.

I problemi di comunicazione dovuti alla rottura della maggior parte dei fili telegrafici e all’altissima mortalità dei portaordini, ha letteralmente paralizzato la catena di comando, obbligando gli ufficiali in prima linea a combattere isolatamente senza alcun supporto da parte delle retrovie. Allo stesso modo, al Quartier Generale francese, la gravità della situazione è parsa evidente solo a metà giornata quando la prima linea francese è stata quasi completamente occupata dalle forze tedesche intente ad impegnare in combattimento anche la seconda linea nemica.

La confusione nel comando francese ha raggiunto il suo culmine nella gestione della difesa di Brabant. Addossato alla riva destra della Mosa, Brabant-sur-Meuse era un villaggio di 150 anime circondato da dolci colline e boschi. I combattimenti dei mesi scorsi avevano già ridotto il villaggio ad un cumulo di rovine nelle quali reparti francesi avevano scavato trincee e approntato posizioni di tiro e nidi di mitragliatrici ma la posizione strategica del villaggio consisteva nel bloccare la via alle truppe tedesche dirette verso il villaggio di Samogneux. Di fronte alla minaccia di accerchiamento, al reparto posto a difesa di Brabant vennero spiccati in poche ore molti ordini diversi: dal contrattacco al lento ripiego, dall’evacuazione alla difesa ad oltranza. Molti di questi ordini, partiti dal Comando sito a Fort Souville, non sono mai giunti a destinazione.

Verso metà mattina un massiccio contrattacco francese inteso a ricacciare le forze tedesche impadronitesi di Bois des Caures, è stato contrastato da una pioggia di granate e un massiccio fuoco di fucileria che ha presto spezzato l’impeto iniziale e salvato le colonne tedesche in marcia verso sud. raggiunti da ordini contraddittori, i fanti a guardia di Brabant-sur-Meuse, con il favore della nebbia della Mosa, hanno abbandonato le rovine del villaggio in tempo per ricevere l’ordine di rioccuparlo mentre grossi contingenti tedeschi prendevano possesso senza colpo ferire dei fortini francesi e posizionavano le mitragliatrici verso la via per Samogneux. Privi delle riserve necessarie per l’assalto, i fanti usciti da Brabant hanno rinunciato alla controffensiva e si sono ritirati a sud per ricongiungersi alla seconda linea francese.

Con l’affluire nelle retrovie francesi di fanti demoralizzati e feriti da due giorni di durissimi combattimenti, il morale degli uomini di Herr è stato messo a dura prova nonostante i grandissimi costi dell’offensiva tedesca e la resistenza tenace della prima linea francese, in alcuni punti – come Herbebois – ancora saldamente in mano ai difensori. Proprio bel bosco di Herbebois un reparto francese della 51° da tre giorni opponeva una strena e inflessibile difesa ad oltranza. Passato lo shock iniziale per la comparsa sul campo di battaglia dei lanciafiamme tedeschi e le nuove tecniche nemice di assalto a base di piccoli e mobili reparti di assaltatori armati di granate, i fanti francesi della 51° hanno retto per buona parte della giornata la linea, formando un formidabile ostacolo all’avanzata nemica nonostante i ripetuti bombardamenti e le infiltrazioni avversarie sui fianchi.

Alle ore 16.30 circa, il Comando francese ha dato ordine ai difensori di Herbebois di arretrare e sganciarsi ma ormai era troppo tardi: sottoposti al terribile bombardamento dei pezzi da 380, i soldati del sergente  maggiore Quintin sono stati accerchiati e sono caduti prigionieri. Aperta la via per Beaumont, le truppe fresche dell’Assia si sono lanciate avanti per prendere d’impeto le rovine del villaggio dal quale però i difensori frencesi hanno fatto fuoco infliggendo perdite vertiginose ai tedeschi e bloccandoli completamente vanificando in parte il caro successo di Herbebois.

Poco distante, nel Bois de Wavrille, due reggimenti tedeschi sono stati colti allo scoperto dall’artiglieria francese ( unico caso in tutta la giornata ) e dall’artiglieria alleata che, sparando con tiro troppo corto, si è abbattuta su soldati tedeschi creando un vero e proprio collasso della linea e mettendo in fuga gli attaccanti.

A metà pomeriggio le forze tedesche hanno superato tutta la prima linea e si sono apprestate ad impegnare la seconda trincea francese quando si sono imbattute in una linea intermedia scavata in tutta fretta da De Castelnau per l’ispezione di Joffre e munita alla meglio con i resti decimati della 72°. Colti di sorpresa, diversi reparti tedeschi sono stati respinti con grandi perdite e hanno perso il resto della giornata per riorganizzarsi.

La giornata si è conclusa con una nuova tragedia per le forze francesi: il Generale Herr, convinto della caduta del villaggio di Samogneux, ha ordinato la riconquista dopo un massiccio bombardamento da parte dell’artiglieria francese. Sempre per via della confusione imperante e delle linee telegrafiche interrotte, il Generale Herr non sapeva che ingenti forze francesi erano ripiegate sul villaggio. L’artiglieria leggera francese ha quindi fatto fuoco sui propri soldati mentre quella tedesca si aggiungeva determinando così gravi ed evitabili perdite e indebolendo la posizione francese.

 

FacebooktwitterredditpinterestlinkedinmailFacebooktwitterredditpinterestlinkedinmail

'Le linee francesi resistono all’attacco tedesco' has no comments

Be the first to comment this post!

Would you like to share your thoughts?

www.notiziedalfornte.it: La prima guerra mandiale dopo 100 anni powered by P2Easy.com