La dichiarazione di guerra – La Serbia dichiara guerra alla Germania – La strana anomalia – Francesi preparano contrattacco – Bruxelles esulta: respinto attacco tedesco – Berlino: due fortezze di Liegi messe a tacere
Da Vienna si annuncia: In seguito ad autorizzazione, l’ambasciatore Austro-Ungarico a San Pietroburgo fu incaricato di consegnare al Ministro degli Esteri di Russia la seguente Nota:
“D’ordine del suo Governo, il Sottoscritto Ambasciatore dell’Austria-Ungheria, ha l’onore di notificare a Sua Eccellenza il Ministro degli Esteri di Russia quanto segue: a causa dell’auttitudine minacciosa assunta dalla Russia nel conflitto con tra la Monarchia Austro-Ungarica e la Serbia, a causa del fatto che, in seguito a tale conflitto, la Russia, secondo un comunicato del Gabinetto di Berlino, ordette di dover aprire le ostilità contro la Germania e che questa si trova per conseguenza in stato di guerra con la detta potenza, l’Austria-Ungheria si considera equalmente in stato di guerra con la Russia.”
Poche ore dopo è giunta da Belgrado la notizia che l’Ambasciatore Tedesco è stato convocato dal Governo Serbo per la notifica della dichiarazione di guerra tra Serbia e Germania.
Con quest’ultimo atto si chiude una strana anomalia che ha visto la Germania entrare in guerra contro Francia, Russia e infine Inghilterra per difendere l’alleata Austro-Ungheria in guerra con la sola Serbia. Con queste due dichiarazioni di guerra si sono finalmente venuti a creare due blocchi contrapposti e ben distinti: Germania e Austro-Ungheria da una parte e Francia, Russia, Inghilterra, Belgio e Serbia dall’altra.
Da Parigi intanto giunge la notizia che l’Esercito Francese è pronto per scatenare un’offensiva contro il territorio tedesco. Forti masse di fanteria vanno concentrandosi e marciando in direzione di Mulhouse, in Alsazia, territorio conquistato nel 1870 con il conflitto Franco-Prussiano e da allora rivendicato dalla Francia.
Il Governo del Belgio conferma la notizia di ieri circa l’attacco tedesco respinto a Liegi. Secondo Bruxelles le perdite tedesche sarebbero ingentissime. Alla notizia, la popolazione della capitale ha manifestato con applausi e lacrime di gioia.
Contrariamente a quanto riferito dal Belgio però, i comunicati ufficiali dell’esercito tedescono ammettono una forte resistenza ma sottolineano che l’avanzata prosegue con pesanti perdite da parte avversaria e che già due forti sono stati ridotti al silenzio dall’artiglieria d’assedio.
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