La situazione sul fronte russo è in rapido deterioramento. L’Alto Comando, dopo aver ieri ordinato l’evacuazione di Varsavia e una parziale ritirata, oggi ha annunciato che l’intera linea sul fronte polacco verrà ritirata nel tentativo di sottrarre le truppe russe dalla morsa in cui stanno per cadere di fronte all’audace e ben riuscita manovra tedesca e austro-ungarica.
Se ancora si trovano nei comunicati di San Pietroburgo parole ottimistiche come “ritirata strategica”, appare ormai evidente come l’Alto Comando sia conscio del pericolo mortale rappresentato dalla manovra nemica e di come sia ormai probabile che nemmeno la linea fortificata attorno a Varsavia sia più in grado di trattenere a lungo l’avversario. Solo un velo di truppe e qualche guarnigione pare sia rimasta a presidiare punti vitali come la fortezza di Ivanogorod che, nelle intenzioni dei suoi costruttori e nei piani della STAVKA, dovrebbe essere in grado di resistere per intere settimane e trattenere ingenti truppe nemiche rallentandone l’avanzata e assottigliandone le linee.
Da San Pietroburgo giungono voci di dissidi e della grande delusione dello Zar Nicola II nei confronti del Generalissimo Nicholas Nikolaevich, suo cugino di secondo grado e Comandante in Capo delle forze russe.
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