La Germania sferra il primo colpo: Belgio invaso. Guerra dichiarata alla Francia

Le truppe tedesche entrano nel Belgio – Neutralità violata – La dichiarazione di guerra alla Francia – Un esercito titanico in marcia verso Parigi – La Russia scatena l’offensiva contro la prussia orientale e Galizia – Londra severissima contro la Germania: quest’anno può portare alla guerra

Vaste formazioni di fanteria tedesca stanno varcando il confine tra Germania e Belgio in direzione di Liegi. Con una Nota ufficiale, il Governo Tedesco accusa quello Francese di aver violato la neutralità del Belgio sin dalle prime ore della giornata di ieri e di aver posto in essere azioni offensive dirette al territorio tedesco sin dalla mattina di oggi. Secca giunge la smentita da parte francese: nessun soldato ha varcato il confine francese nè in direzione belga nè verso la Germania.

Berlino ha ufficialmente richiamato l’ambasciatore tedesco in Francia, ordinando di richiedere il passaporto e di abbandonare con l’intera delegazione il territorio francese dopo aver comunicato la dichiarazione formale di guerra. Da parte francese giunge la grave accusa di aver dichiarato guerra con molte ore di ritardo rispetto all’inizio delle ostilità effettive.

Secondo i bollettini ufficiali tedeschi il territorio francese non è ancora stato violato, e l’Esercito tedesco si sta limitando ad occupare – come da richiessta inoltrata e rifiutata questa mattina – lo stato del Belgio per prevenire l’azione offensiva francese. Osservatori internazionali riferiscono che uno dei piani operativi tedeschi, in caso di guerra, prevedeva la rapida occupazione di Belgio e Lussemburgo e un fulmineo attacco verso Parigi, il cuore pulsante della Francia, per annientarne l’esercito in 6 settimane e poi spostare le truppe verso l’oriente. Per questi motivi è ritenuto molto probabile che la Germania abbia ammassato un esercito di oltre due milioni di soldati dietro il confine franco-belga e che i reparti in attacco siano l’avanguardia di uno dei più grandi eserciti mai visti in Europa.

Da San Pietroburgo giunge la notizia che, contrariamente a quanto atteso da molti, l’Esercito dello Zar è già almeno in parte operativo e sta compiendo incursioni nella Prussia orientale e si sta concentrando per una formidabile offensiva in Galizia. In una corsa contro il tempo, l’Esercito Russo, che ha proclamato la mobilitazione generale con un leggero anticipo rispetto a quello tedesco, sta cercando di passare già all’offensiva.

Il Ministro Grey, in un lungo e accorato intervento alla Camera dei Rappresentati, ha posto il problema dell’intervento del Regno Unito nel conflitto per la salvaguardia della neutralità del Belgio. In una performance definita da molti straordinaria, Edward Grey ha miscelato ingredienti come lo sdegno per i patti internazionali violati dalla Germania e la simpatia per lo stato del Belgio. Non solo: il Ministro ha ricordato che un’eventuale sconfitta della Francia avrebbe fatto scomparire l’alleato inglese come grande Potenza europea e avrebbe in un colpo solo dato alla Germania il controllo di tutti i porti sulla Manica, mettendo a repentaglio la sicurezza e il futuro dell’Inghilterra stessa. Al termine dell’intervento del Ministro, vi è stato un radicale mutamento di opinioni, passate dalla neutralità all’interventismo.

Il Regno Unito ha quindi inviato una Nota formale di protesta al Governo tedesco, lamentando l’invasione del Belgio e chiedendo l’immediato ritiro delle truppe tedesche dal suolo dello stato neutrale.

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