La crisi alimentare in Austria

Continuano le difficoltà alimentari in tutti i paesi belligeranti. Anche il Regno d’Italia non ne è esente, recentemente infatti il ministero della guerra e quello dell’agricoltura stanno cercando un accordo per permettere di far rientrare dal fronte parte dei soldati per poter provvedere ai lavori agricoli, tutto quest senza sguarnire eccessivamente il fronte. Non è facile trovare un punto di equilibrio.

La situazione sembra essere ben peggiore in Austria. A Geigl, vicino a Salisburgo, le autorità hanno deciso di dimezzare la razione di farina pro capite e senza preavviso. Il pane è distribuito in quantità esigue e scarseggia sulle tavole di tutte le famiglie. La stampa tedesca ed austriaca riportano di diverse manifestazioni di protesta proprio per la scarsa distribuzione di farina e pane. Stando al Salzburger Volksblatt, gli operai addetti a lavori faticosi intendono organizzarsi eprotestare con le autorità provinciali.

In Tirolo le autorità militari hanno disposto il sequestro di tutto il mangime per gli animali, sono esclusi solamente le quantità necessarie per la semina, il granoturco, l’orzo e la saggina.

Tra qualche giorno sarà messa in vendita la “salsiccia di guerra”, ce ne saranno di 2 tipi, uno economico (circa 2 corone) composta con aggiunta di orzo e miglio ed un altra di tipo “Brunswick”, che si può conservare (tra le 6 e le 8 corone al kg).

Anche i rifornimenti di carbone scarseggiano, da gennaio le scuole ungheresi sono chiuse per mancanza di carbone per il riscaldamento, saranno riaperte dalla metà di marzo circa.

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