La battaglia per Bucarest

Mentre in Macedonia, i serbi e l’Intesa continuano ad avanzare, la situazione in Romania è ormai disperata. “Bucarest non è più piazzaforte” così dichiara la propaganda tedesca che, a differenza di quanto predisposto prima dello scoppio della guerra, ritiene che tutto quell che possa essere militarmente strategico è stato ormai già rimosso.

Gli sforzi russi di avvicinarsi a Bucarest per prestare soccorso all’esercito Rumeno si stanno intensificando. Il comunicato ufficiale di ieri riporta:

“Nei Carpazi boscosi i combattimenti per ogni collina separata continuano. Nostri elementi, dopo una preparazione d’artiglieria, con un brillante colpo conquistarono una collina a tre chiometri a sud-ovest di Jabloniza.
A nord del Trotus il nemico attacca ostinatamente i nostri elementi sulle colline recentemente occupate, due delle uali furono da noi sgombrate. A sud del Trotus combattimenti accaniti continuano. Il nemico oppone una resistenza ostinata. Nella valle dell’Oitoz i romeni respinsero atacchi nemici.”

Nonostante queste dichiarazioni ottimistiche, in realtà i tedeschi stano ottenendo altri risultati, un telegramma ufficiale giunto da Berlino infatti riporta la notizia che la battaglia sull’Arges, a nord ovest di Bucarest sarebbe ormai vinta. Il Kaiser Guglielmo ha dato ordine affinchè le campane in Prussia, Alsazia e Lorena suonino a festa.

L’avanzata dell’esercito austriaco dal Danubio non ha potuto essere arginata dall’esercito di Bucarest. Le truppe tedesche a nord della capitale sono ormai a Titu, 40 km da Bucarest ed ormai si trovano a dover affrontare i resti di un esercito in rotta.