Il Segretario di Stato W.J. Bryan si è dimesso

In aperta polemica con la posizione del Presidente Wilson, accusato di una politica troppo dura contro la Germania e di voler portare gradualmente gli Stati Uniti all’interno del conflitto europeo, William Jennings Bryan si è oggi dimesso dalla sua carica di il Segretario di Stato.

Gli attriti con il Presidente erano iniziati all’indomani della tragedia dell’affondamento del transatlantico britannico Lusitania nel quale avevano perso la vita 123 cittadini statunitensi. La linea politica scelta da Wilson, a parere del Sottosegretario dimissionario, non avrebbe tenuto conto dei rischi corsi “dai cittadini americani” che, viaggiando su un vascello britannico “avrebbero potuto, mettendo i propri interessi al di sopra di quelli del proprio paese, assumere a proprio vantaggio rischi non necessari e coinvolgere il paese di conflitti internazionali”.

Negli ultimi giorni Bryan si era spinto oltre e, in aperta polemica con le note di Wilson al Governo Tedesco, con riferimento al blocco navale esercitato dalla flotta britannica e l’incidente del Lusitania, aveva osservato: “Perchè essere così scioccati dall’affogamento di poche persone, mentre non c’è nessuna obiezione ad affamare un’intera nazione?”. L’accusa più grave mossa da Bryan al Presidente è la scelta di non reagire ai blocchi e ai sequestri di naviglio statunitense trasportante beni e merci per la Germania, in aperta violazione al diritto internazionale dei paesi neutrali, mentre al contempo la Casa Bianca ha alzato il livello di scontro con Berlino per le pari violazioni commesse dagli U-Boat tedeschi.