Il Re ripresenterà il Governo Salandra-Sonnino?

Sembra essersi risolta la fase di crisi che ha colpito il Governo Italiano. Sua Maestà, constata l’impossibilita’ da parte dell’Onorevole Marcora di costituire un’azione di governo, ha deciso di conferire mandato nuovamente al Ministero Salandra-Sonnino.

La conferma alla guida del Governo dei due Onorevoli è letta in modo universale come un segno dell’imminente allineamento dell’Italia a favore della Triplice Intesa e dell’intervento nel Conflitto Europeo.

Da Berlino e Vienna non è giunta ancora alcuna posizione ufficiale dei governi ma la reazione della popolazione è chiara. A Berlino, l’emozione che nemmeno la notizia della nota ufficiale del Presidente americano Wilson contro la politica di corsa tedesca e l’affondamento del Lusitania era riuscita a suscitare, è stata evocata dai giornali che davano per molto probabile e prossima l’entrata in guerra dell’Italia contro la Germania. A Vienna invece le notizie diffuse dai giornali sembrano gettare acqua sul fuoco, delineando una crisi di governo figlia di una lotta di potere più che da diversi punti di vista sulla politica italiana.

A Parigi, per contro, è forte l’emozione di gioia e sollievo per l’intervento italiano nel conflitto, intervento che viene considerato l’esito scontato del primo atto del nuovo governo Salandra-Sonnino.

Alcuni osservatori nazionali e internazionali indagano sulla crisi di governo, sottolineando come questa possa essere stata causata da impegni formali e segreti presi con la triplice intesa. Tra questi giornali vi è prima di tutti la Tribuna, sulle cui pagine, in un articolo molto acuto, si possono leggere le deduzioni che sembrano comprovare la tesi secondo la quale l’Italia nell’ultimo mese ha contratto degli impegni con i governi di Francia e Inghilterra e alla luce di questo fatto ogni evento diplomatico e politico delle ultime settimane trova una spiegazione logica e incontrovertibile.