Il Presidente Wilson risponde alla Commissione Affari Esteri del Senato

Il Presidente degli Stati Uniti Wilson, a seguito delle pressioni interne cui è sottoposto da giorni, ha deciso di inviare una lettera alla commissione del Senato americano per gli Affari Esteri. Le tensioni con la Germania a seguto dell’incidente del Lusitania continuano a farsi sentire. Le voci degli scorsi giorni secondo le quali si era finalmente giunti ad un accordo sono state spazzate via dalla maldestra diplomazia tedesca che, se da un lato cerca di essere conciliante con i neutrali Stati Uniti, dall’altro ribadisce la sua ferma intenzione di proseguire la guerra sottomarina attaccando (indiscriminatamente ndr) i convogli mercantili che riterranno sospetti.

In questa lettera il Presidente risponde così

“… Avete ragione nel credere che farò quanto è in mio potere per mantenere gli Stati Uniti fuori dall’attuale conflitto. Sono riuscito fin ora a far ciò e continuerò il mio compito nello stesso senso. Ritengo che il paese non nutra alcuna preoccupazione in tal senso. La politica relativa alla guerra coi sommergibili, che alcune Potenze hanno intenzione di applicare nell’avvenire, sembra creare insuperabili ostacoli; ma i suoi segni apparenti sono così discordanti con le esplicite assicurazioni già fornite dalle stesse Potenze circa il trattamento apportato alle navi mercantili, che sono certo che le ulteriori spiegazioni che seguiranno daranno ad essa un aspetto completamente diverso…”

“…Nessuna nazione ha diritto di alterare o di ignorare durante la guerra i principi stabiliti da tutte le nazioni per diminuire gli orrori e le sofferenze della guerra stessa, e se gli indiscutibili diritti dei cittadini americani, consacrati da questi principi, dovessero disgraziatamente  essere diminuiti o disconosciuti, non avremmo, mi sembra, alcuna esitazione su ciò che dovrebbe essere la nostra azione in una tale contingenza…”

“…ciò che sosteniamo in questa questione è la stessa essenza delle cose che hanno fatto dell’America una nazione sovrana; noi non possiamo rinunciarvi senza confessare la nostra indipendenza tra le Potenze mondiali.”

Questa lettera del Presidente Wilson sembra voler porre una fine a tutte le discussioni circa la posizione del Governo circa l’osservanza delle convenzioni internazionali e del diritto delle navi mercantili di armarsi per tutelare la propria incolumità. Il Senato sembra molto vicino alle posizioni Presidenziali. Questa risposta sembra quasi un ulteriore avvertimento alla Germania che deve chiaramente stare attenta a queste dichiarazioni. Gli Stati Uniti intendono rimanere neutrali, l’opinione pubblica americana non vuole la guerra soprattutto verso una nazione così lontana. Tuttavia sembra chiaro che un altro incidente come quello del Lusitania o attacchi indiscriminati ai convogli americani in primis e dei paesi neutrali in generale non sarà certamente considerato come un incidente.

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