Il maltempo blocca l’avanzata tedesca

Dopo la spettacolare avanzata tedesca dei giorni 24 e 25 febbraio, l’innalzamento della temperatura e le piogge battenti hanno trasformato il campo di battaglia, già devastato dalle granate e da incessanti e durissimi combattimenti, in un impressionante e vasto acquitrino.

L’artiglieria francese, a partire dal 27 febbraio, riposizionata sopratutto nella linea fortificata di Verdun, nelle casematte dei forti e riorganizzata efficacemente dal Generale Petain, ha iniziato a battere le colonne tedesche e infliggere pesantissime perdite ai reparti nemici in marcia verso la prima linea. Allo stesso tempo, l’artiglieria tedesca, ormai troppo lontana per via dell’avanzata delle truppe alleate, ha dovuto essere spostata in avanti ma le vie di comunicazione, completamente battute e distrutte in occasione dei primi giorni di combattimento, si sono rivelate un ostacolo formidabile per l’avanzata dei cannoni tedeschi, generalmente più grandi e pesanti di quelli nemici.

A costo di grandissimi sacrifici, l’artiglieria tedesca è stata lentamente mossa verso le linee francesi ma la pausa nelle operazioni di tiro – sopratutto per i pesanti cannoni da 210 che per giorni interi sono rimasti silenziosi e hanno fatto mancare il proprio appoggio alle forze tedesche – è stata sufficiente ai francesi per riorganizzarsi e approfittare dell’occasione. Ben protette nelle piazzole di tiro, le batterie francesi hanno effettuato un efficace fuoco di sbarramento e, nonostante i grandi sforzi degli artiglieri nemici, sono risultate irragiungibili dal fuoco di controbatteria.

La situazione critica delle truppe francesi a Verdun pare per il momento essere stata superata. Con l’appoggio dell’artiglieria e l’arrivo di 35.000 uomini di rinforzo, le linee francesi sono state in grado di respingere gli attacchi nemici, scemati per numero e intensità. Con ogni probabilità le forze tedesche hanno esaurito per il momento le riserve e si stanno riorganizzando. L’Alto Comando francese lascia trasparire, nonostante i duri rovesci subiti, un grande ottimismo: Verdun non cadrà e verrà difesa anche sulla riva destra della Mosa.

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