Il Governo Italiano risponde alla propaganda austriaca

Il Governo Italiano ha diffuso un riassunto ufficiale degli obiettivi conseguiti fin’ora dal Regio Esercito, al fine di smentire i bollettini austriaci che parlano di ripetute sconfitte subite dagli italiani.
“L’esercito austro-ungarico combatte in modo assolutamente difensivo lungo tutto il fronte di operazione. I suoi rari atti offensivi sono affatto parziali, oppure tentativi per riprendere posizioni perdute. La frontiera, irta di ostacoli di ogni genere, e notoriamente potentissima per difese naturali, è stata varcata quasi dappertutto dalle truppe italiane. Appena dichiarata la guerra, l’esercito italiano si è impadronito, talora con vittoriosi combattimenti, talora senza colpo ferire, di numerose importanti posizioni oltre confine nel Trentino e nel Cadore. L’Austria è stata costretta ad abbandonare nel Friuli orientale una vasta estensione di territorio le cui condizioni naturali sarebbero state molto favorevoli per una difesa e si è limitata ad occupare la linea più potente, e preparata di lunga mano, dell’Isonzo. Essa otteneva così di porre tra il suo e l’esercito italiano un fiume rapido, non guadabile, e soggetto a rapide inondazioni, nonché un sistema di posizioni montane assolutamente formidabili. Orbene, le truppe italiane varcarono l’Isonzo in tutte le località militarmente importanti: Caporetto, Plava, e tutto il basso corso da Gradisca a Valle. Ma dove l’offensiva italiana ebbe anche un più largo successo fu sull’altopiano del Carso, il quel costituisce il baluardo più potente della piazza di Gorizia. E’ sicuro che il nemico abbia lasciato nelle nostre mani circa 18.000 prigionieri”.

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