Il Belgio rifiuta il diritto di passaggio alla germania

Con la seguente nota, consegnata dal Ministro degli Esteri Julien Davignon all’ambasciatore tedesco in Belgio Claus von Below-Saleske, il Governo Belga ha rifiutato il diritto di passaggio all’Esercito tedesco:

“Questa Nota [la nota tedesca del 2 Agosto] ha fatto una profonda e dolorosa impressione al Governo Belga. L’intenzione attribuita alla Francia dalla Germania è in contraddizione con la formale dichiarazione fattaci il primo di agosto, dal Governo Francese.

In più, se, contrariamente a quando da noi atteso, la neutralità Belga dovesse essere violata dalla Francia, il Belgio intende adempiere alle obbligazioni internazionali e l’Esercito belga offrirebbe la più vigorosa resistenza all’invasore.

I trattati del 1839, controfirmati da quelli del 1870 attestano la nutralita’ e l’indipendenza del Belgio sotto la garanzia delle Potenze, tra le quali si annovera il Governo di Sua Maestà il Re di Prussia.

Il Belgio è sempre stato fedele alle proprie obbligazioni internazionali, e ha adempiuto ai propri doveri con spirito di leale imparzialità, e non ha lasciato nulla di intentato per mantenere e avvalorare la propria neutralità.

L’attacco alla propria indipendenza minacciato dal Governo Tedesco costituisce una flagrande violazione della legge internazionale. Nessun interesse strategico può giustificare una simile violazione.

Il Governo belga, se dovesse accettare una simile proposta sottopostagli, dovrebbe sacrificare l’onore della nazione e tradire i propri impegni nei confronti dell’Europa.

Conscio della parte giocata dal Belgio per più di 80 anni, si rifiuta di credere che l’indipendenza del Belgio possa essere preservata al prezzo della violazione della propria neutralità.

Se questa speranza dovesse essere tradita, il Governo belga è fermamente risolto a respingere, con qualsiasi mezzo in suo potere, qualsiasi attacco ai propri diritti.”