I vertici inglesi tremano dopo il fallimento a Suvla

Lo sbarco alla baia di Suvla avrebbe dovuto essere l’operazione che avrebbe sbloccato l’intera campagna nei Dardanelli.

Nelle intenzioni del comando inglese, le operazioni a Suvla avrebbero dovuto tagliare il fronte ottomano e costringere il nemico ad abbandonare le posizioni e ritirarsi all’interno. Nei fatti lo sbarco è iniziato in modo tragicamente confuso ed è proseguito peggi mentre gli ottomani si sono mostrati incredibilmente agguerriti e non hanno perso mai un’occasione per sfruttare gli errori nemici e contrattaccare con vigore e infliggendo dolorose perdite.

Dopo alcuni giorni di stallo, giunge dai Dardanelli la notizia di un vero e proprio terremoto nei vertici inglesi che dà bene l’idea dello scacco subito dall’operazione e del fallimento dell’offensiva d’agosto: il Generale Sir Frederick Stopford, comandante dello sbarco, è stato destituito del proprio comando e rispedito in inghilterra. Secondo voci non confermate, non gli è stata perdonata la carenza di polso e la discutibile decisione di dirigere lo sbarco dalla sua ammiraglia al largo.

Al posto del Generale Stopford, caduto in disgrazia, il Generale Sir Henry de Beauvoir de Lisle, già veterano della terza battaglia di Krithia, è stato incaricato di procedere con le operazioni e cercare di ricollegare le teste di ponte rimaste isolate di fronte alla inaspettata resistenza ottomana.

Sempre secondo indiscrezioni negli alti vertici militari inglesi, anche la posizione del Generale Hammersley sarebbe ormai precaria sia per gli scarsi risultati ottenuti sia per questioni di salute.

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