I tedeschi attaccano, Verdun in bilico

Una nuova giornata di combattimenti feroci ha insanguinato le già devastate colline a nord ovest di Verdun.

Dopo un rinnovato bombardamento da parte dell’artiglieria tedesca, che si è rovesciato sulla prima linea francese asserragliata nel Bois des Corbeaux, estendendosi ai fianchi dei reparti francesi e nelle retrovie, le forze tedesche si sono lanciate all’attacco annientando i piccoli reparti di difensori rimasti isolati. In poche ore l’intera zona è caduta nelle mani delle forze germaniche che hanno catturato un gran numero di prigionieri ( pare 3.000 ), appartenenti sopratutto alla già provata 67° che nella giornata di ieri non si era distinta per capacità difensiva e combattività.

La situazione delle forze francesi si fa sempre più precaria sia sul campo che nel morale. Nonostante le azioni disciplinari promesse dal Generale Bazelaire e la disposizione di non cedere più un solo metro al nemico, la combattività delle truppe della 67° hanno dato una pessima prova.

Il comandante del 211° reggimento di fanteria, giudicato incapace di tenere le proprie forze salde di fronte all’attacco nemico, è stato deferito alla corte marziale. Nelle ultime ore della giornata odierna, forse per riscattare il proprio onore, il Colonnello ha guidato un vano contrattacco nel tentativo di ributtare indietro le forze tendesche prima che potessero consolidare le posizioni più avanzate nel Bois des Corbeaux. Nel corso del fatto d’armi, il comandante è rimasto ferito ed e’ stato catturato, salvandosi così dalla corte marziale. Il suo contrattacco è fallito.

Il Quartier Generale francese sta spostando tutte le forze disponibili per la difesa del Mort-Homme, posizione chiave che non deve assolutamente cadere nelle mani dei tedeschi, di fronte agli imminenti attacchi che nei prossimi giorni scatteranno. Con il favore della notte, infatti, truppe fresche stanno marciando a nord di Verdun per rinforzare la provata prima linea.

La sorte di Verdun è in bilico, la linea francese è scossa, il morale basso e le perdite sempre più alte. Se il Mort-Homme dovesse cadere nelle mani dei tedeschi si aprirebbe sicuramente la strada per Verdun, potendo gli osservatori tedeschi dirigere il tiro delle pesanti artiglierie da una posizione così vantaggiosa e costringendo le batterie avanzate francesi, che hanno trovato nel Mort-Homme un perfetto riparo dal fuoco di controbatteria tedesco, a ripiegare allo scoperto.

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