I russi entrano a Mamahatum

Continua inesorabile la pressione russa nel Caucaso. Siamo ormai a 90 km da Erzerum e la resistenza turca ancora non riesce a ristabilire una linea stabile su cui assestarsi. Sta volta è la città di Mamahatum a cadere in mano russa lasciando in mano nemica 5 pezzi d’artiglieria a tiro rapido, 44 ufficiali e 770 ascari. Altra perdita importante per i turchi è costituita dai convogli di rifornimenti che erano ancora presenti in città, anchessi ormai in mano russa, un ulteriore aiuto al nemico.

In Curlandia, sul fronte orientale le artiglierie russe hanno fornito efficaci colpi copntro i depositi nemici a Uxkull nei pressi di Riga e presso Tomsdorf. Altro importante sucesso nei pressi di Dwinsk dove una colonna nemica è stata dispersa vicino al villaggio di Garbunowka.

L’opinione pubblica tedesca è ancora scossa dalle recenti dimissioni di von Tirpitz. I radicali in Germania scorgono nelle dimissioni dell’ammiraglio e nel trionfo del Cancelliere suo rivale “una crepa nel militarismo Tedesco attualmente imperante e sperano che possa essere vittima dei propri eccessi”. Probabilmente queste sono più speranze dell’Intesa che altro. Il fatto però che più preoccupa gli analisti militari è che Tirpitz ha basato le sue scelte sull’uso prudente della flotta. Per questa sua attitudine in effetti ad oggi la Marina Imperiale non ha mai compiuto operazioni su vasta scala. Le sue dimissioni potrebbero quindi portare ad un drastico mutamento di approccio tedesco alle operazioni navali. Secondo alcuni siamo vicini ad una grossa azione navale. Dobbiamo quindi attenderci una resa dei conti nel Mare del Nord tra inglesi e tedeschi?

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