Hindenburg e Ludendorff arrivano sul Fronte Orientale

I due nuovi comandanti di stato maggiore, i generali Hindenburg e Ludendorff non hanno perso tempo, freschi di nomina e consci della gravità della situazione dopo la pesante sconfitta subita a Gumbinnen, si sono già recati sul teatro delle operazioni. Hindemburg che ha ricevuto solamente il giorno prima il telegramma in cui gli si chiedeva la disponibilità a rientrare in servizio, non ha perso tempo e la sua laconica risposta fu un telegramma che diceva “sono pronto”. Partì immediatamente dalla stazione di Hannover, informato che il suo comandante di stato maggiore, generale von Ludendorff l’avrebbe raggiunto sullo stesso treno.

Ebbe appena il tempo di provare una nuova divisa da campo grigia prima di partire, non senza imbarazzo, nella sua vecchia uniforme blu di Generale Prussiano.

Nonostante il VI e il XIII corpo d’armata russo abbiano preso altri villaggi, il Generale Rennenkampf rimane ancora fermo sulle sue posizioni e non avanza. E’ il Generale Samsonov che, nonostante gli sforzi e le difficoltà per muovere il più velocemente possibile, continua ad essere tempestato di ordini dal suo quartier generale. Il Generale Zihilinskij è convinto che Rennenkampf stia tenendo occupati i tedeschi a nord, invece egli non è più in contatto col nemico da tempo. Convinto della ritirata dei tedeschi Zihilinskij cerca di accellerare i tempi del ricongiungimento dei 2 rami della sua armata d’invasione per chiudere in una morsa l’VIII armata in prussia. Questo è quanto prevede il piano originale ma prevede anche che Rennenkampf tenga a bada parte dei tedeschi a nord cosa che non sta avvenendo. Anzi, osservatori tedeschi hanno visto che le forze di Rennenkampf hanno iniziato questa sera a muovere verso ovest probabilmente per tagliare una possibile ritirata di von François verso Königsberg. Questa mossa li allontana dalla chiusura della tenaglia con Samsonov. Fonti vicine al quartier generale russo ci dicono che lo scontro tra le due armate si riproporra a breve. Se i tedeschi dovessero perdere nuovamente si troverebbero in una situazione veramente critica, rischiando di esporre l’intero fronte orientale all’invasione russa e mettendo a rischio anche i confini austriaci.