Grande offensiva Turca contro i russi

Enver Pascià

Enver Pascià

Il ministro della guerra turco, Enver Pascià, ha deciso di prendere personalmente il comando delle operazione per quellche, stando alle sue intenzioni, dovrà essere la grande offensiva invernale. Affiancato dall’addetto militare tedesco a Istanbul, il generale Friedrich Bronsart von Schellendorf e dal suo aiutante il tenente colonnello Feldmann, si è recato ad Erzurum, dove è arrivat nella giornata di ieri. Generali ed ufficiali turchi nel frattempo hanno cercato di opporsi alla rimozione dal comando del generale Hasan Izzet, che nei giorni scorsi si era detto contrario all’operazione invernale.

Fonti vicine al ministero della guerra turco ci informano che l’area interessata dai piani di Enver si estende dal mar Nero al lago Van per circa 1300 kilometri e su un altitudine media intorno ai 1500 metri. sicuramente queste difficili condizioni ambientali e climatiche (l’inverno nel caucaso è molto rigido) creeranno difficoltà ad entrambi gli schieramenti. Le infrastrutture e le vie di comunicazione poi in questa regione sono assolutamente inadeguate, soprattutto sul versante turco che, a differenza dei russi, non può usufruire del supporto di una linea ferroviaria di Kars per gli approvvigionamenti. Attualmente idue schieramenti si trovano concentrati principalmente presso due fortezze: Kars per i russi e Erzurum per gli ottomani.

Le forze turche sono composte dalla III Armata forte di 3 corpi d’armata (IX, X e XI) attualmente sotti il diretto comando del ministro della guerra Enver. il quartier generale, come detto prima ha sede presso la fortezza di Erzurum insieme al IX corpo d’armata. il X corpo si trova concentrato a Sivas, ancora lontano dalla linea del fronte mentre l’XI è ad Elazig. Il maggiore tedesco

August Stange ha ricevuto il comando di una divisione speciale che avrà il compito di impegnare le forze russe lungo la costa del mar Nero, attualmente sono di stanza a Batumi. in totale le forze mobilitate raggiungono i 150.000 effettivi con 73 mitragliatrici e 218 pezzi di artiglieria.

Le forze russe invece hanno subito un ridimensionamento. Inizialmente forti di 100.000 effettivi e molto ben ecquipaggiate, hanno visto assottigliarsi i loro numeri sino a scendere a 65000 a causa del trasferimento di parte delle forze sul fronte prussiano in seguito alle cocenti sconfitte di Tannenberg e dei Laghi Masuri avvenute tra la fine di agosto e i primi di settembre. Proprio per questi motivi il conte Illarion Ivanovič Voroncov-Daškov, governatore del Caucaso russo, si consultò con i più importanti esponenti della comunità russo-armena riguardo alla creazione di una unità militare formata da volontari armeni. All’inizio furono formati 4 battaglioni volontari. Il terzo battaglione, comandato da “Hamazasp” (Srvandztian), ed il quarto, comandato da “Keri” (Arshak Gavafian), furono impiegati lungo il confine dell’Oblast di Kars sul settore che fronteggiava Erzurum, fra Sarıkamış e Oltu.

Alle prime ore di oggi Hafız Hakkı, comandante del  corpo d’armata ottomano, ordinò alle sue truppe di mettersi in movimento, nei pressi di Kaleboğazı ad ovest di Oltu si sono già registrati i primi scontri con le forze russe. Sull’estrema sinistra, il distaccamento del maggiore Stange, che era sbarcato a Trabzon, ha iniziato la marcia verso Ardahan lungo la vallata del fiume Çoruh, la direzione presa li porterà poi attraverso un passo montano a quota 2438 metri.

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