Gli austriaci oltrepassano il Danubio

Il comunicato austriaco del 5 novembre:

“Fronte di Mackensen: il 3 novembre un gruppo di monitori austro-ungarici sbarcò distaccamenti nell’isola danubiana di Dinu e sulla opposta riva romena. Questi distaccamenti respinsero il nemico.

Fronte dell’Arciduca Carlo: Ad ovest della strada del colle di Vulkan i romeni continuarono, senza ruscire, i loro attacchi. A sud-est del colle di Torre Rossa guadagnammo terreno. A sud-ovest di Predeal le truppe tedesche ed austro-ungariche presero dopo accaniti combattimenti la posizione fortemente trincerata e tenacemente difesa di Claudeslie. Presero pure la seconda linea nemica. Nella regione della frontiera a est di Brasso il nemico si lancia nuovamente all’attacco. Nella regione di Tolgyes (Moldavia) la nostra fronte fu in due punti fatta retrocedere di circa due chilometri.”

Le continue difficoltà rumene sul loro ronte, specialmente i Dobrugia hanno fatto sì che le potenze alleate iniziassero ad inviare i propri rinforzi. La russia, con l’arrivo delle truppe del generale Sakharow ha dato il promo concreto apporto. E’ un indizio secondo molti osservatori che i rinorzi russi sono ormai già sul posto e che quindi una imminente offensiva congiunta russo-rumena contro Mackensen sia ormai imminente.

Il fronte in questa regione è quanto mai fluido, ormai sembra quasi una sorta di gara di velocità tra i due schieramenti per arrivare primi verso Moldavia e Valacchia, regioni che potrebbero rivelarsi strategiche per le future operazioni. Al momento le condizioni meteo sono avverse. La fitta nebbia che quotidianamente ricopre la regione rende difficili le operazioni per entrambi gli schieramenti. Le artiglierie quando attaccano operano quasi alla cieca in quanto per gli osservatori è realmente difficoltoso trovare punti di riferimento attendibili.