Generale Hamilton rimosso dall’incarico

La campagna di Gallipoli è probabilmente costata la carriera al Generale Ian Standish Monteith Hamilton che questa mattina è stato richiamato a Londra e sostituito dal Generale Charles Monro.

Ad Hamilton è stata rimproverata la condotta priva di idee e di spunti strategici dell’intera campagna nei Dardanelli sulla quale si sono infrante le speranze del Governo inglese di aprire un secondo fronte e colpire l’alleato più debole degli Imperi Centrali per costringerlo ad uscire dalla guerra e alleggerire la posizione della Russia. Nei sei mesi di campagna, Hamilton non è riuscito a penetrare nell’entroterra e le sue forze sono rimaste inchiodate sulle spiagge sotto il fuoco dell’artiglieria e i contrattacchi della fanteria turca aiutata da ufficiali tedeschi. La potente flotta che doveva fornire appoggio tattico agli sbarchi di fatto è stata impotente e anzi è finita spesso preda degli u-boat con gravi e dolorose perdite.

Nonostante l’ottimismo del Generale Hamilton, che fino a poco prima di essere sostituito ancora credeva di poter sbloccare la situazione e far volgere a favore degli inglesi le sorti della campagna, l’offensiva è rimasta al palo e si è trasformata in una dura e lunga guerra di logoramento che ha consumato le forze alleate senza risultati degni di nota, consentendo anzi alle forze turche di ricostituirsi e ritrovare unione e determinazione di fronte all’impotenza del nemico.

Con l’apertura del fronte greco, grandi contingenti di truppe sono stati spostati da Gallipoli a Salonicco, pertanto la sostituzione di Hamilton da molti è interpretata come la campana a morto della campagna dei Dardanelli.