Forze turche accerchiate dai russi

Il 1º gennaio il comandante dell’XI Corpo aveva ricominciato l’assalto su Sarıkamis, assalto continuato poi ad ondate nei giorni successivi. Le condizioni climatiche nel caucaso sono veramente difficili: la neve blocca intanto le forze che dovevano arrivare in rinforzo degli assedianti turchi: l’IX Corpo venne decimato sulla via per Sarıkamış dal clima, una delle sue divisioni perse il 40% degli effettivi durante una tempesta di neve e dagli assalti nemici. Stessa sorte per il X Corpo: il 90% degli effettivi si disperse sulle Montagne Allahüekber. L’XI Corpo era impegnato intorno ad Aras. L’unica unità che aveva rispettato i tempi previsti nel piano era la Stanke Bey, che, benché esausta, entrò in Ardahan. I russi stanno quindi per accerchiare i turchi.

Enver Pascià

Enver Pascià

Ieri il fuoco dell’artiglieria russa inflisse ulteriori pesanti danni ai turchi: Enver Pascià ricevette due messaggi, uno dal tenente colonnello Serif e il secondo dal colonnello Hafiz Hakki. Entrambi i messaggi riportavano la medesima situazione: le forze turche, ormai stremate da giorni di durissimi combattimenti e decimate dai rigori di un clima inclemente, erano ormai arrivate al limite: non potevano più opporre resistenza al nemico. Ormai non restava altro che accettare lo stato delle cose e cercare di mettere in salvo le forze superstiti: fece mettere in sicurezza le strade per la ritirata e ricombinò le forze superstiti dei 2 corpi d’armata sotto il comando di Hafiz Hakki ora promosso al grado di brigadiere generale ora al comando della nuova “Armata dell’ala sinistra”.

Il 3 gennaio forze turche furono respinte indietro verso la vallata Choruk. Hafız Hakkı speranzoso di ricevere ancora rinforzi, non diede ordine alla sua “Armata dell’ala sinistra” di ritirarsi perché riteneva ancora possibile la conquista di Sarıkamış. A 40 km da Sarikamis l’XI Corpo continuava ad attaccare le linee russe nel tentativo di alleggerire la pressione sui due corpi posizionati a Sarıkamıs. L’avanzata russa prosegue comunque rapidamente ed il cerchio attorno ai turchi si sta chiudendo inesorabilmente stringendo. Nella giornata odierna Hafız Hakkı Pascià si è recato personalmente ad ispezionare la linea del fronte. Conscio della situazione ormai disastrosa ci riferiscono che, in una conversazione avuta con Ihsan Pascià, riferì che secondo lui non c’era più nulla da fare. La speranza era che almeno ci potessero essere dei sopravvissuti fra le truppe rimaste sulle Montagne Allahüekber.

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